L’Ufficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi di Carpi rende noti ulteriori aggiornamenti riguardanti la ricostruzione post-sisma. Fondamentale è la riapertura delle chiese, anche se l’iter esige un lungo lavoro di carte e documenti per accedere ai finanziamenti pubblici. Queste necessarie procedure danno accesso a due passaggi fondamentali: prima la liquidazione dei saldi e successivamente il decreto che fissa la conclusione dell’iter di ciascuna pratica. Per quanto riguarda le chiese ricomprese fra le ‘ordinanze 83’, ovvero quel gruppo di chiese per cui, nel 2012, era stato avviato un percorso prioritario di ricostruzione, è stata finalmente consegnata la documentazione finale che permette di chiudere le istanze. In concreto si tratta delle chiese di Panzano, Limidi, Vallalta, Sant’Antonio in Mercadello, Cibeno (chiesa antica), Santa Croce, e di San Bernardino da Siena a Carpi.
Altre chiese o edifici per le quali si è ottenuta la liquidazione dei saldi sono la chiesa di Sant’Ignazio a Carpi, sede del Museo diocesano, il Duomo di Mirandola, il Santuario della Madonna di Ponticelli a San Marino, l’asilo Filomena Budri a Mortizzuolo di Mirandola, il Centro Emmaus a Novi, e le chiese della Madonna della Neve a Quartirolo di Carpi e del Corpus Domini a Carpi. Per questi edifici ora elencati si è aperta perciò la possibilità di conseguire il Decreto finale di chiusura della pratica.