San Felice (Modena), 13 novembre 2017 - Spacciava droga proprio davanti al portone della chiesa parrocchiale del paese. Evidentemente il 39 enne di origine marocchina, ma residente a San Felice sul Panaro, deve aver pensato ad un luogo ‘insospettabile’ per portare avanti la sua attività di spacciatore, come appunto può essere il sagrato della chiesa. Ma ciò non è stato sufficiente per non essere beccato e arrestato.
E’ accaduto alle 4 della notte di sabato: i carabinieri della stazione di San Felice sul Panaro lo hanno individuato, proprio davanti alla porta della parrocchia, mentre stava vendendo mezzo grammo di cocaina ad un uomo di 47 anni residente a Cavezzo. I militari hanno notato le ‘mosse’ tipiche del pusher e lo hanno bloccato.
L’acquirente è stato segnalato dai militari alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Lo straniero marocchino, invece, non è un nome e volto nuovo alle forze dell’ordine: si tratta infatti di un pregiudicato per reati connessi alla droga. I carabinieri hanno poi effettuato una perquisizione dell’abitazione del 39 enne, dove hanno trovato altri tre grammi di cocaina, 500 euro in contanti provenienti dalla vendita della droga, una serie di sostanze da taglio, tra le quali soprattutto mannite (un lassativo che, per la sua consistenza e colore, è molto simile alla cocaina e come tale viene usata come sostanza da taglio: mischiandola alla cocaina gli spacciatori ne aumentano la quantità e di conseguenza anche i propri profitti della vendita, ndr), oltre a tutto il materiale necessario per confezionare le dosi di droga. Il marocchino è stato arrestato dai militari di San Felice in flagranza di reato: in mattinata è stato condotto in tribunale e condannato a un anno e otto mesi per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Attualmente è detenuto in carcere.