
Domenico Lanza, 67 anni, soprannominato ‘lo sceriffo’, è indagato per sequestro
Della giovane non si hanno più notizie dallo scorso 18 settembre, quando fu vista per l’ultima volta a Vitriola di Montefiorino, nel Modenese. O meglio, quel giorno è stata riaccompagnata a casa dall’ambulanza dopo una visita medica. Il giorno successivo la mamma l’ha sentita al telefono ma di lei, dopo quel giorno, si è persa ogni traccia. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere, all’esito dell’udienza di convalida ritenendo l’indagato “privo di autocontrollo”.
Al momento lo ‘sceriffo’ di Polinago – così lo chiamano tutti – è l’unico indagato per la scomparsa della giovane. Un atto dovuto, quella dell’iscrizione sul fasicolo dopo che lo scorso mercoledì Lanza ha mostrato in diretta tv gli indumenti intimi della 31enne. Indumenti di cui lo stesso non ha fatto menzione agli inquirenti quando è stato sentito dai carabinieri, al pari di altri cittadini di Vitriola, come persona informata sui fatti. Sono altri, però, i motivi che lo hanno condotto in carcere: dopo il ritrovamento degli indumenti di Daniela, l’abitazione del 67enne è stata sottoposta a perquisizione e i militari hanno trovato all’interno un vero e proprio arsenale.

Il 67enne ha spiegato che quelle armi appartenevano all’anziano padre ma, secondo la procura, almeno tre sono in buono stato d’uso. Il giudice ha convalidato l’arresto dunque, disponendo la custodia cautelare in carcere dopo aver reputato le dichiarazioni dello stesso inverosimili e poco credibili: l’indagato, infatti, non avrebbe dichiarato il possesso delle armi all’arrivo dei militari, sostenendo poi di essersi scordato della presenza delle stesse. Le armi, però, erano dentro a comodini e armadi.
Non solo: Lanza, al suo ingresso in carcere aveva addosso due proiettili. Secondo il giudice, dunque, non solo sussiste il pericolo di reiterazione del reato ma, nel far riferimento alla scomparsa della giovane, si fa presente come gli ultimi contatti di Daniela fossero stati proprio con Lanza. In sostanza secondo il gip l’uomo è sprovvisto di autocontrollo necessario a rispettare le prescrizioni dell’autorità: il divieto di detenere armi risale al 2016. Per quanto riguarda la concessione dei domiciliari, il giudice ricorda come l’abitazione di Lanza risulti sotto sequestro: nei prossimi giorni, infatti, è previsto il sopralluogo del Ris.
In merito alle condizioni dell’indagato, il legale di fiducia Fausto Gianelli sottolinea: "L’ho visto male, ha patologie importanti essendo diabetico e cardiopatico. La violazione c’è stata ma reputo che la misura cautelare in carcere sia eccessiva. Appena la casa verrà dissequestrata, chiederemo i domiciliari”.