VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Il mistero di Montefiorino, Daniela Ruggi scomparsa nel nulla e il rebus dell’amico ‘sceriffo’

Ex vigilante arrestato per possesso abusivo di armi. In tv aveva mostrato gli slip della giovane. Lei non si trova dal 18 settembre. “Era venuta a fare la doccia da me e ha lasciato la biancheria”

La casa dove abita Daniela Ruggi a Vitriola di Montefiorino, sull’Appennino modenese. Sotto, Domenico Lanza, 70 anni, ex guardia giurata, soprannominato 'lo sceriffo’, mostra un indumento intimo di Daniela. A destra, la giovane scomparsa

La casa dove abita Daniela Ruggi a Vitriola di Montefiorino, sull’Appennino modenese. Sotto, Domenico Lanza, 70 anni, ex guardia giurata, soprannominato 'lo sceriffo’, mostra un indumento intimo di Daniela. A destra, la giovane scomparsa

Modena, 7 dicembre 2024 – Sarebbe stato l’ultimo ad averla vista, anche se pare si sia “confuso” sulla data. In auto aveva i suoi slip e le calze. “Le ha lasciate da me quando ha fatto la doccia”, ha detto in diretta tv. Nella sua abitazione, però, è stato scoperto un vero e proprio arsenale.

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Colpo di scena nel giallo di Daniela Ruggi: l’amico Lanza è indagato per sequestro di persona

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Si svolgerà questa mattina in carcere l’udienza di convalida dell’arresto di Domenico Lanza, 66 anni di Polinago, nell’Appennino modenese, ma a lungo residente a Cavriago, nel Reggiano e noto a tutti come ‘Lo Sceriffo’.

L’uomo è stato sentito dai carabinieri mercoledì sera in qualità di testimone, di persona informata sui fatti circa la misteriosa scomparsa di Daniela Ruggi. Parliamo della 31enne di Vitriola di Montefiorino, sparita nel nulla il 18 settembre scorso. Quel giorno la giovane, per tutti una ragazza ‘fragile’, fu trasportata in ospedale, a Sassuolo per una visita a seguito di un malore.

Dall’ospedale ripartì intorno alle 18.30 a bordo di un’ambulanza di volontari che, all’arrivo a Vitriola, attesero che Daniela entrasse in casa, nel tugurio senza acqua ed elettricità dove la giovane viveva da tempo. Da quel momento... il buio. Ma cosa c’entra in tutto questo lo sceriffo? Era colui che Daniela frequentava e che ha affermato di averla vista poco prima della scomparsa. Mercoledì, in diretta tv, l’uomo ha estratto dalla propria auto indumenti intimi della giovane e subito i carabinieri lo hanno convocato in caserma per essere sentito. Quando, però, i militari, in serata, sono entrati nella sua abitazione a Polinago hanno trovato armi di tutti i tipi, anche modificate.

L’accusa, infatti, nei confronti del 66enne è quella di detenzione illegale di armi e detenzione di armi clandestine, non catalogate. Parliamo di una semiautomatica, di una doppietta, arma antica da caccia, di una pistola a tamburo ma anche di un lanciarazzi oltre a centinaia di cartucce e bossoli, quasi duecento grammi di polvere da sparo, contenuti in un barattolo e una Nunchaku artigianale, ovvero un’arma bianca con catena metallica.

Il pm, dottoressa Bombana, ha convalidato il sequestro e oggi, appunto, nei confronti dell’uomo si terrà l’udienza di convalida d’arresto. ‘Lo sceriffo’ già in passato aveva avuto guai con la giustizia, finendo in un procedimento per rapina ai danni di un portavalori. Lanza all’epoca era un vigilante ed era colui che, nel 2005, scortava il portavalori. Dopo le prime indagini (in cui si paventava una complicità con i rapinatori), il reato venne derubricato in peculato e poi chiuso senza esito (la Procura abbandonò la pista nei suoi confronti) ma gli fu revocato il porto d’armi.

A quanto pare, essendo il 66enne l’ultimo ad aver visto Daniela figura tra i ‘sospettati’ ma non è indagato per la scomparsa della giovane, al momento. La procura modenese ha aperto un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti e le indagini ‘corrono’ in fretta. C’è chi giura, in paese, di averla incontrata anche il 27 settembre mentre percorreva a piedi la strada. Alcuni sostengono di averla vista negli stessi giorni a Savoniero, altri a Palagano mentre saliva a bordo di un furgone. Al momento nessuna pista è stata esclusa.

"Il signor Lanza è stato arrestato per il possesso di armi detenute in casa senza porto d’armi e rinvenute durante la perquisizione fatta mercoledì sera presso la sua abitazione dai carabinieri – sottolinea il legale di fiducia, avvocato Fausto Gianelli. Sono armi che il mio cliente conservava da tempo, frutto di una passione coltivata fin da quando era in possesso di un regolare porto d’armi e che tuttora custodiva come oggetti di affezione e da collezione. Nulla è stato al momento invece contestato al Lanza in merito alla vicenda relativa alla scomparsa di Daniela Ruggi, alle cui ricerche la Procura di Modena si sta giustamente dedicando con particolare attenzione, e nessuna accusa al riguardo è stata a tutt’oggi formulata nei confronti del mio cliente. All’udienza fissata per domani (oggi, ndr) presso il carcere di Modena offriremo quindi la più ampia collaborazione possibile per chiarire provenienza e natura delle armi trovate a casa del Lanza, così come ampia è la disponibilità del Lanza a collaborare alle indagini in corso relative alla scomparsa della signora Ruggi”.