ALBERTO GRECO
Cronaca

I Comuni dell’Area Nord alla Regione: "Serve un asse ferroviario cispadano"

Medolla, la mozione dell’Unione mentre infuriano le polemiche per i ritardi della Cispadana. Si punta ad una mobilità sostenibile che faccia perno sul trasporto pubblico ferro-gomma. .

Medolla, la mozione dell’Unione mentre infuriano le polemiche per i ritardi della Cispadana. Si punta ad una mobilità sostenibile che faccia perno sul trasporto pubblico ferro-gomma. .

Medolla, la mozione dell’Unione mentre infuriano le polemiche per i ritardi della Cispadana. Si punta ad una mobilità sostenibile che faccia perno sul trasporto pubblico ferro-gomma. .

Un ’asse ferroviario cispadano’ è la richiesta che si leva dal Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (Ucman), per collegare Sassuolo, Reggio Emilia, Carpi, la Bassa Modenese, Ferrara, Ravenna e Rimini, riducendo tempi di spostamento, emissioni e isolamento territoriale. Mentre infuriano le polemiche per i ritardi decennali nella realizzazione della Cispadana, ora autostradale, che penalizzano uno dei distretti più intraprendenti della regione e d’Italia, dall’Unione viene la proposta di un percorso che privilegi il trasposto integrato e vada verso il superamento di un’opera infrastrutturale che col passare del tempo diventa sempre più anacronistica e chimerica.

Facendo propria una mozione presentata dai gruppi consiliari Liste Civiche - Partito Democratico Bassa Modenese e di Movimento 5 Stelle, a firma Parolo Negro, Nicolò Guicciardi e Mattia Veronesi, Ucman suggerisce l’avvio di una nuova strategia provinciale in tema di mobilità sostenibile, che faccia perno sul trasporto pubblico e lo sviluppo dell’intermodalità ferro-gomma.

La mozione – votata favorevolmente dal Consiglio Ucman – pone al centro l’urgenza di ripensare il sistema di trasporto pubblico provinciale in vista della nuova gara di affidamento del servizio TPL che si terrà entro il 2026, chiedendo alla Provincia di Modena e alla Regione Emilia-Romagna di coinvolgere i territori in modo strutturato nella definizione di obiettivi e priorità.

"Vogliamo affermare – spiegano Negro, Guicciardi e Veronesi - il diritto della Bassa Modenese e di tutti i territori a nord della via Emilia ad avere un sistema di mobilità pubblica moderno, efficiente, sostenibile, che risponda non solo alle esigenze scolastiche, ma anche a quelle lavorative, familiari e sociali di tutta la popolazione".

Alla richiesta dell’asse ferroviario cispadano, si aggiunge la rivendicazione di una metropolitana di superficie tra Sassuolo, Modena, Carpi e la Bassa Modenese, integrata con fermate intermedie, per favorire la mobilità quotidiana casa-scuola e casa-lavoro, il potenziamento del servizio ferroviario esistente, attraverso il raddoppio delle tratte più critiche, e la richiesta di un incremento sostanziale dei finanziamenti al bacino modenese.

Alberto Greco