Incendio rifiuti Longagnani Modena, cosa dicono i risultati di Arpae sullo stato dell’aria

Sul caso vuol capirci di più la Lega di Modena che vuol sapere se sono stati fatti controlli dopo il primo rogo avvenuto un mese e mezzo prima

I vigili del fuoco intervenuti per l'incendio alla sede di Longagnani Ecologia

I vigili del fuoco intervenuti per l'incendio alla sede di Longagnani Ecologia

Modena, 3 aprile 2023 – Riguardo il grosso incendio scoppiato ieri verso le 18 all'interno dell'area per lo stoccaggio dei rifiuti dell'azienda Longagnani ecologia a Baggiovara, nel Comune di Modena, si pensa al dolo. E siccome si è trattato di un rogo piuttosto vasto, avvenuto un mese e mezzo dopo un precedente incendio, Arpae ha fatto un sopralluogo intorno alle 21.15 per misurare lo stato dell’aria ed eventuali ricadute ambientali dell'evento, allertata dai vigili del fuoco intervenuti sul posto.

L’agenzia di prevenzione Ambiente ed energia dell’Emilia Romagna – sul posto quando l'incendio era stato quasi completamente spento ed era presente poco fumo – in una nota di oggi, ha fatto sapere che "le misurazioni effettuate con la strumentazione portatile a lettura diretta non hanno evidenziato situazioni di criticità e non sono stati valutati necessari ulteriori rilievi".

Ma sul caso vuol capirci di più la Lega di Modena preoccupata dal fatto che "i due incidenti sono avvenuti in un periodo dell'anno in cui le temperature sono basse, per cui si esclude l'ipotesi di autocombustione".

Di qui una interrogazione in Comune per sapere se e quali controlli sono stati fatti nell'ultimo anno; in particolare dopo il primo incendio. E se dopo il primo incendio, l'azienda era stata autorizzata a riprendere l'attività. La Lega vorrebbe anche capire se "possa trovare fondamento l'ipotesi di un qualche collegamento con la malavita organizzata, che sappiamo essere molto interessata alla gestione dei rifiuti e che si è resa protagonista di altri episodi simili in altre parti del Paese". Da verificare anche il rispetto delle misure di sicurezza e precauzioni ambientali e come vengono stoccati i rifiuti: "in un luogo isolato (per limitare la possibilità che un eventuale innesco presente nei rifiuti 'freschi' possa incendiare l'intero deposito) o vengono immediatamente posti nei depositi insieme agli altri?".

Infine, i consiglieri comunali del Carroccio chiedono di capire se di notte e nei festivi è prevista qualche forma di sorveglianza (il primo incendio è scoppiato alle 6 di mattina, il secondo una domenica), quale era la distanza tra l'area in cui erano stoccati i rifiuti andati a fuoco e quelli più pericolosi e se si conosce il numero di tonnellate di rifiuti che sono andati bruciati nei due incidenti e si è calcolato quante sostanze tossiche (diossina ed altro) sono state liberate in atmosfera. Da ultimo: "Questo ulteriore incidente può determinare la sospensione dell'autorizzazione allo stoccaggio e trattamento dei rifiuti speciali e urbani da parte di questa azienda?".