"Infermieri, laurea poi subito in corsia"

Il preside di Medicina, Giovanni Pellacani: "Sessione anticipata per 44 studenti che potranno andare subito al lavoro"

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Unimore risponde all’appello della Regione per affrontare l’emergenza Coronavirus e anticipa le sedute di laurea online per gli infermieri (domani a Reggio e lunedì a Modena). Saranno in tutto 44 le figure preparate e abilitate che, in caso di necessità, potranno entrare direttamente in corsia per sostenere il grande sforzo del personale medico messo a dura prova in questa fase. E in generale tutto il Dipartimento di Medicina e Chirurgia sta mettendo in campo uno sforzo senza precedenti per aiutare le due strutture ospedaliere cittadine. Abbiamo fatto il punto della situazione con il presidente della facoltà, Giovanni Pellacani.

Secondo l’ultimo Decreto i neo-laureati in Medicina potranno subito andare in corsia. Qual è la situazione a Modena?

"Al momento attuale non abbiamo ricevuto richieste da parte delle Autorità ed Enti preposti sulla disponibilità di medici neo-laureati. E’ un buon segno in quanto dimostra che il personale presente sia in grado di reggere, seppure con grandi sforzi, la difficile situazione".

Quanti sono i neo-laureati che potrebbero essere già disponibili se ve ne fosse necessità?

"Nelle prossime ore conseguiranno il titolo in 16 e in teoria potrebbero già entrare in servizio, ma preciso che per ora non sarà necessario".

Avete anticipato la laurea in Infermieristica. Questo risponde al bisogno di cui parlavamo, vero? Pensa che siano già pronti a questo grande impegno?

"Abbiamo avuto un contatto esplorativo con la direzione generale di Ausl di Modena. La paventata eventuale necessità di personale infermieristico ha spinto la Facoltà ad anticipare le lauree dei 2 corsi di Infermieristica (Modena e Reggio Emilia). Esse avverranno per circa 44 studenti. Oltre a ringraziare l’efficacia e l’efficienza dei docenti, dei tutor e delle aziende sanitarie in cui avviene la formazione, voglio anticipatamente complimentarmi con gli studenti che hanno accelerato il loro termine formativo anche alla luce di poter essere pronti a dare un aiuto concreto, come da vocazione caratteristica delle professioni sanitarie. Al momento, però, non vi sono richieste specifiche, per cui ancora ci auguriamo che non sia necessario. Siamo comunque certi che la formazione data, considerata tra le migliori in Italia, li renderebbe fin da subito capaci di essere utili ed operativi sul campo anche in questa situazione di emergenza".

Come Facoltà di Medicina e Chirurgia vi sono chiesti ulteriori contributi?

"Tutto il personale integrato della Facoltà è attivo e disponibile come medici e professionisti della salute fin dall’inizio. Poco altro possiamo dare, se non rendere disponibili i nostri spazi didattici per permettere riunioni organizzative in spazi ampi nel rispetto delle norme".

Come giudica l’evolversi in generale del carico che stanno sopportando le due aziende ospedaliere?

"Le due aziende stanno sopportando un carico di lavoro immenso, con grande efficacia ed efficienza. E’ uno sforzo immane, ma ho la sensazione che Modena stia rispondendo molto bene, con coraggio, volontà e professionalità. Se i nostri ospedali sono stati di recente citati come tra i migliori in Italia, non è un caso, e questa è un’ennesima dimostrazione che un sistema sanitario di qualità abbia un immenso ed insostituibile valore per i cittadini".