
Rogo nel biomedicale. Distrutto capannone della ditta Spectrum. Scoppi e fumo nero
di Flavio Viani e Alberto Greco
Un incendio divampato ieri attorno alle 14,30, all’interno del capannone della ditta biomedicale Spectrum Medical in via di Mezzo al civico 33 a Mirandola, ha devastato l’intera struttura. Tra i primi a dare l’allarme, un automobilista attratto dal fumo nero che usciva dal tetto e il magazziniere della antistante Haemotronic. Sul posto sono intervenute, constatata la portata dell’incendio seguito da consistenti esplosioni, più squadre dei vigili del fuoco giunte da San Felice, Finale Emilia, Carpi, i volontari di Mirandola e l’autoscala da Modena. Ad interdire la circolazione e circoscrivere l’accesso all’area per facilitare le operazioni di spegnimento, la Polizia locale di Mirandola insieme ai carabinieri e agli agenti della Polizia di Stato. La densa colonna di fumo alimentata dalle lingue di fuoco, d’impressionante portata, era tanto alta da essere notata anche a chilometri di distanza dai comuni limitrofi tra cui Concordia. La struttura della Spectrum, distrutta dalle fiamme, fino al 2017 era sede della "Qura Srl" che, in quell’anno, ne acquisì il 49%, poi la totalità.
Nello stabilimento biomedicale, annientato dal fuoco, erano in produzione tecnologie intelligenti a supporto dell’assistenza sanitaria. Il lavoro dei vigili del fuoco per contenere e spegnere le fiamme si è protratto a lungo utilizzando, nei loro interventi a staffetta, maschere e respiratori. E’ giunta anche a supporto l’ambulanza dei volontari di Cavezzo. Nessun intervento dei sanitari si è reso necessario in quanto lo stabilimento era vuoto, essendo chiuso nei fine settimana. L’incendio è stato definitivamente domato e l’area posta in sicurezza dalle numerose squadre dei pompieri verso le 18,30. A seguito dell’incendio si è registrato un blackout elettrico nella zona. "Alle 14,30 ho udito due boati, mi sono affacciato notando – racconta il magazziniere della Haemotronic Arturo Patricelli in servizio a quell’ora – il fumo fuoriuscire dal lato del tetto dell’azienda dirimpetto alla nostra. Dopo pochi minuti c’è stata la terza esplosione e le fiamme e il fumo hanno avvolto tutto lo stabile". Il Comune, tramite il messaggio social della vicesindaca Marina Marchi, ha subito invitato i cittadini alla precauzione: "Tenete chiuse le finestre a casa".
La sindaca di MIrandola Letizia Budri tempestivamente informata dell’accaduto ha commentato. "Il fatto che non ci siano state persone coinvolte è l’aspetto più importante. Così come vedere il coordinamento dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, che colgo l’occasione per ringraziare. I tecnici di Arpae sono stati subito informati per le verifiche del caso rispetto ai parametri della qualità dell’aria, ma dalle informazioni che abbiamo non dovrebbero essere state interessate sostanze pericolose. Le cause dell’incendio potranno essere accertate solo quando sarà possibile accedere a seguito del completo spegnimento di tutti i focolai.
Ci auguriamo che l’attività di questa importante azienda biomedicale possa riprendere quanto prima. La massima solidarietà alla proprietà e ai lavoratori".