Tassi sempre più alti "Le piccole imprese strangolate dai costi E l’economia frena"

Lo studio di Lapam Confartigianato: "Nella nostra provincia i prestiti sono diminuiti e gli interessi incrementati fino al 4,8%".

Tassi sempre più alti  "Le piccole imprese  strangolate dai costi  E l’economia frena"

Tassi sempre più alti "Le piccole imprese strangolate dai costi E l’economia frena"

La serie continua di aumenti dei tassi di interesse decisi dalla Bce, impegnata a fronteggiare l’impennata dell’inflazione, arrivata a toccare nei mesi scorsi il + 10%, sta avendo riflessi pesanti sull’economia, e in particolare sulle imprese. Una stima fatta dall’Ufficio Studi Lapam Confartigianato ha calcolato che nell’arco dell’anno le sole piccole e medie imprese modenesi, con meno di 50 addetti, pagheranno un costo di 105 milioni di euro. Si tratta di una cifra consistente che mette a dira prova il sistema delle PMI, e non solo, e che finisce per taglieggiare la capacità di investimenti delle medesime, con riflessi inevitabili su produzione e consumi.

Questo il risultato che emerge dall’analisi degli esperti di una delle maggiori organizzazioni artigiane sulla stretta monetaria in atto – peraltro non ancora arrestatasi stando agli annunci ufficiali -, che "nel contesto attuale – commentano da Lapam Confartigianato - rischia di mettere il freno a mano all’economia italiana e dell’Eurozona, quest’ultima già caduta in recessione tecnica". A maggio 2023 - dato più aggiornato preso in considerazione da questo studio - a livello nazionale i tassi sui prestiti alle imprese sono saliti al 4,81%, con un aumento di 362 punti base nell’arco di un anno. Un simile livello raggiunto dal costo del credito non si registrava dalla grande crisi del novembre 2008, seguita al fallimento Lehman Brothers. Le recriminazioni e l’allarme lanciato non finiscono qui. Facendo, infatti, un raffronto con quanto accade sullo scenario internazionale per i tassi toccati, viene fuori che in Italia si registrano tassi di interesse per le imprese che sono più elevati tra quelli dei maggiori paesi Ue: a fronte del tasso medio del + 4,81% dell’Italia, l’Eurozona si arresta sulla soglia di un + 4,56%, che significa un differenziale di un quarto di punto maggiore che finisce per pesare sui clienti di banche italiane. L’ovvia conseguenza di questo maggiore esborso, chiesto in Italia per rimediare all’aumento dei costi e del prezzo del credito, è una contrazione del credito stesso: a marzo 2023 (ultimo dato disponibile) il credito concesso alle piccole imprese modenesi – si è potuto rilevare - è sceso del -5,4%.

Nel dettaglio, in provincia di Modena – sempre secondo il centro studi Lapam Confartigianato - la dinamica dello stock dei prestiti concessi a marzo 2023 risulta essere in riduzione in tutti i settori, con cali più accentuati nei servizi (-9,2%), a cui seguono costruzioni (-6,5%) e manifatturiero (-2%). La dinamica del credito all’artigianato a marzo 2023 peraltro si attesta al -9,6% a Modena, con cali più severi rispetto al totale imprese. Questa analisi preoccupa non poco le associazioni artigiane, che insorgono e chiedono misure ed interventi correttivi a sostegno della piccola impresa. "Non possono essere sempre le micro e piccole imprese a pagare il prezzo più alto – sottolinea Gilberto Luppi (nella foto), presidente Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia -. Queste realtà rappresentano l’identità del territorio e vanno sostenute attraverso finanziamenti e sostegni adeguati e importanti, non penalizzate da un continuo rialzo dei tassi di interesse e da costi sempre maggiori. La situazione economica non è semplice tra inflazione, rialzi significativi dei prezzi e scenari di mercati in difficoltà, ma le micro e piccole imprese trainano le economie dei territori locali e pertanto devono essere tutelate".

Alberto Greco