Turismo, lezioni sul campo: gli studenti del Meucci ’adottano’ un borgo

L’iniziativa riguarda le classi terze mentre la scelta dovrebbe ricadere su Fiumalbo. Dopo la zona rossa gita in appennino

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Adottare un borgo: l’innovativo progetto parte dalle tre classi III dell’istituto superiore Meucci, indirizzo ‘Tecnico Turismo’, in collaborazione con l’associazione ‘I borghi più belli d’Italia’. "Nello studio del turismo in tutti i suoi aspetti – spiega Enza Cubelli, docente di Geografia turistica – nell’ultimo periodo ci siamo soffermati sui borghi d’Italia. Metaforicamente, la scuola è un po’ come un piccolo borgo, con le aule e i corridoi, che si relaziona con il mondo esterno, non solo con parole ma con esperienze concrete che favoriscono l’acquisizione di corretti stili di vita e di una consapevolezza delle problematiche ambientali. Con l’ausilio della professoressa di Storia dell’Arte, Annamaria Rosa, abbiamo elaborato questo percorso che mira alla valorizzazione del territorio e alla riscoperta del turismo e nello specifico di questi luoghi di tradizione, per fare vivere ai ragazzi esperienze legate alle radici culturali, e allo stesso tempo creare un contesto scolastico che si ispiri appunto alla vita di un borgo". In questa prospettiva, sabato scorso gli alunni delle III H, F, G del Meucci hanno incontrato in video conferenza Fiorello Primi, presidente dell’Associazione nazionale ‘I borghi più belli d’Italia’. "Anziché effettuare una donazione a sostegno di uno di questi luoghi – prosegue la professoressa Cubelli – abbiamo deciso di ‘adottare’ un borgo. Un percorso che i ragazzi, che svolgono attività legata al Fai, come ‘Ciceroni per caso’ su Carpi e provincia, porteranno avanti fino alla V, in parallelo al crescere del borgo adottato". Tra le possibili opzioni, quella più accreditata ricade su Fiumalbo: "Mancano solo alcuni passaggi istituzionali. Appena saremo fuori dalla zona rossa, ci recheremo in visita al borgo. Grande è l’entusiasmo, dei ragazzi".

Maria Silvia Cabri