Bambini farfalla, speranza per Holostem. L’appello dell’attore Muniz

La biotech modenese produce, unica al mondo, terapie con le cellule staminali per cure contro le malattie rare e rischia la chiusura. L’intervento del Ministero prova a scongiurarne la messa in liquidazione. Il sostegno dell’immunologa Viola

Modena, 24 novembre 2023 - Spiragli per il salvataggio della Holostem, la biotech modenese che produce, unica al mondo, terapie con le cellule staminali per cure contro le malattie rare come la 'sindrome dei bambini farfalla'.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato in mattinata un tavolo tecnico per provare a scongiurarne la messa in liquidazione.

Per Holostem l'appello dell'attore Sergio Muniz e una manifestazione a Modena
Per Holostem l'appello dell'attore Sergio Muniz e una manifestazione a Modena

Il Ministero, si legge in una nota, “rilevate alcune criticità nell'attuale impostazione del progetto di acquisizione, è impegnato nella valutazione di tutte le soluzioni tecniche percorribili per consentire la continuità e la sostenibilità anche in futuro di una struttura di ricerca altamente specializzata e degli importanti risultati conseguiti nel campo delle terapie geniche, anche mediante il coinvolgimento dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Invitalia S.p.A".

Una risposta giunta al culmine di una mobilitazione nazionale che ha coinvolto oltre ai dipendenti dell’azienda, semplici cittadini, associazioni, rappresentanti istituzionali, personale sanitario, personalità della cultura e dello spettacolo.

L’azienda nasce nel 2008 come uno spin-off universitario a partire dall'esperienza del Centro di medicina rigenerativa dell'Università degli di Modena e Reggio Emilia.

Il baratro, come spiega Fabio Digiuseppe della Filctem-Cgil, si è spalancato un anno fa quando l’allora socio di maggioranza aveva aperto la procedura di messa in liquidazione. Da allora è iniziata una lunga operazione di salvataggio, nel tentativo di preservare non soltanto l’occupazione – già scesa a quota 43 dipendenti contro gli 80 di circa un anno fa – ma anche il patrimonio di conoscenze espresso dai lavoratori di Holostem.

La vicenda sembrava trovare un suo possibile lieto fine con la manifestazione d’interesse di Enea Tech Biomedical, la fondazione di diritto privata vigilata dal ministero per le imprese e il Made in Italy. Da allora però il passaggio è bloccato e il 30 novembre scade il termine massimo prima del quale è possibile scongiurare la messa in liquidazione.

Non è stata ancora completata la cessione del 100% delle quote di Holostem in Enea Tech, previsto inizialmente per la fine del mese di ottobre.

‘La salute non si discute’ è stato uno degli slogan scandito dai dipendenti della Holostem assieme ai rappresentanti dell’associazione Le Ali di Camilla durante il corteo organizzato a Modena nell’ambito dello sciopero generale indetto da Uil e Cgil.

A sostegno del salvataggio tra gli altri anche l’immunologa Antonella Viola: "Se Holostem chiudesse, molti bambini farfalla non avrebbero più alcuna speranza perché non c'è un altro posto in Europa in grado di curarli”.

Il motivo “sembra essere un improvviso dietrofront del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, che ha bloccato l'acquisizione di Holostem da parte di Enea Tech Biomedical, senza la quale Holostem non potrà che andare in liquidazione”.

Appello anche da parte dell’attore spagnolo Sergio Muniz, padre di un bambino con una forma lieve della malattia: “Ministero e Fondazione si mettano d'accordo. Anche i privati, chi può fare qualcosa la faccia. Holostem non deve chiudere, tutto questo know-how non deve andar perso”.