Manca il personale, la Gulliver: “50 euro al giorno se salti le ferie”. Ira dei sindacati

Dopo il buono carburante riconosciuto a chi portava un amico oss da assumere a tempo indeterminato, adesso viene offerto denaro in cambio della rinuncia alle ferie. Cgil, Cisl e Uil: comportamento antisindacale

La Cooperativa Gulliver è a corto di personale, per questo ha fatto una proposta ai dipendenti sulle ferie

La Cooperativa Gulliver è a corto di personale, per questo ha fatto una proposta ai dipendenti sulle ferie

Modena, 12 giugno 2023 – Dopo il buono carburante riconosciuto a chi portava un amico oss da assumere a tempo indeterminato, adesso viene offerto denaro in cambio della rinuncia alle ferie. Le sta escogitando tutte la Gulliver pur di non rimanere con il personale scoperto questa estate. L’ultima trovata è stata illustrata lunedì ai dipendenti attraverso la lettera del responsabile di produzione avente per oggetto ‘indennità straordinaria estiva’, nella quale in pratica si offrono 50 euro lordi per ogni giorno di ferie volontariamente saltato. Ma la decisione solleva l’ira dei sindacati che parlano di “irrisoria indennità” e hanno inviato una segnalazione di comportamento antisindacale contro la cooperativa.

L’indennità straordinaria

L’ultima trovata è stata illustrata lunedì ai dipendenti attraverso la lettera del responsabile di produzione avente per oggetto ‘indennità straordinaria estiva’, nella quale in pratica si offrono 50 euro lordi per ogni giorno di ferie volontariamente saltato.

Nella missiva si premette che "visto il permanere dell’ormai nota emergenza relativa alla carenza di personale che si sta intensificando in questi mesi estivi e stante la necessità di salvaguarda il corretto funzionamento gestionale dei nostri Servizi garantendo gli equilibri degli organici, abbiamo la necessità di chiederVi uno sforzo straordinario".

Quindi parte l’invito a operatori sociosanitari, infermieri, educatori "a valutare l’opportunità di rinunciare, anche parzialmente, alle ferie programmate per i mesi di luglio e agosto 2023" precisando che "a coloro che aderiranno a questa richiesta, verrà riconosciuto un importo aggiuntivo pari a 50 euro lordi (riproporzionati in base alla percentuale di part time) per ogni giornata di ferie a cui ogni singolo lavoratore rinuncia". Le ferie saranno poi ricandelarizzate per "consentire a tutti le due settimane di ferie estive".

L’ira dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil ammoniscano la cooperativa e parlano di “irrisoria indennità economica: 50 euro lordi, riproporzionati in base alla percentuale di part time”. Una cifra “che non equivale nemmeno a una giornata lavorativa media di un lavoratore a livello C”. E aggiungono: “Tutto ciò tenendo completamente allo scuro i sindacati FP Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl che poco più di 10 giorni prima, il 28 giugno, avevano richiesto un tavolo di confronto urgente su un’altra decisione agita unilateralmente dell’azienda in merito alla difforme retribuzione delle ore supplementari e straordinarie così come normate dal Contratto Integrativo Aziendale. Al tavolo i sindacati, dopo essere stati rassicurati che le ferie contrattualmente e normativamente previste dalla legge non erano in discussione, elemento confermato dalla Direzione della Cooperativa, hanno chiesto ulteriori interventi economici a sostegno di tutti i lavoratori per coprire la cronica mancanza di personale sui turni”, sottolineano i sindacati, che rincarano: “ Questa situazione è molto critica e si inserisce in mesi di difficoltà nei quali ai lavoratori sono già stati ripetutamente negati ferie e permessi”. Per questo, hanno inviato una “segnalazione di comportamento antisindacale alla Cooperativa chiedendo il ritiro dello stesso e la disponibilità a un tavolo urgente di confronto fra le parti”. 

I dipendenti

Tra il personale al momento l’offerta suscita perplessità. "Uno potrebbe farci anche un pensierino, ma 50 euro lordi sono troppo pochi, fossero almeno 200...", è il tenore di alcuni dei commenti raccolti. "Non viene detto per esempio se è previsto anche il rimborso dell’eventuale prenotazione del viaggio per raggiungere la meta delle vacanze".

E d’altronde la mancanza di personale viene attribuita per lo più allo stipendio basso: "Molti si dimettono perché vanno a lavorare in ospedale, non perché sia un lavoro meno faticoso, anzi, ma perché a parità di peso lavorativo almeno gli stipendi sono più alti. E non è solo un problema estivo".

È stata fatta notare anche la parificazione nella lettera tra oss, infermieri ed educatori: "Nel rispetto di tutti, si mette sullo stesso piano una persona laureata con qualifiche con una che magari ha solo il diploma di terza media e ha appena cominciato, e poi ci si lamenta che non si trova personale".