Il Sassuolo porta bene a Martina Altro scudetto per Lenzini

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Una modenese campione d’Italia, o meglio pluricampione d’Italia. Nella Juventus Femminile che, battendo il Sassuolo 3-1 si è cucita sulla maglia il quinto scudetto consecutivo gioca infatti Martina Lenzini. Classe 1998, nativa di Fanano, ha cominciato a giocare proprio con la società appenninica, passando poi all’Olimpia Vignola da dove, dopo una stagione in Primavera e una in A2, ha spiccato il volo, anche grazie ad una duttilità tattica che le permette ancora oggi, ad altissimo livello, di ricoprire con bella efficacia più ruoli difensivi, tra centro e corsie esterne. Da Vignola l’allora 14enne Lenzini va al Brescia e, dopo essersi fatta le ossa in prestito nell’Imolese, comincia a dare spessore al suo curriculum vincente. Che racconta un’ascesa inarrestabile, scritta fin qua in due stagioni a Brescia tra 2015 e 2017, una alla Juve (201718), tre al Sassuolo fino al 2021 e poi, dall’estate scorsa, di nuovo Juventus, con un altro scudetto da rincorrere.

Novantotto presenze in A, 179 in carriera, Lenzini – già nel giro anche della nazionale maggiore, con la quale ha debuttato nel 2020 dopo l’ovvia trafila con le rappresentative giovanili azzurre – vanta già bacheca oltremodo invidiabile, quanto a trofei. Aveva già vinto, infatti, uno scudetto e una Coppa Italia, oltre che una Supercoppa, con il Brescia nel corso delle due stagioni tra le ‘leonesse’, e con il club lombardo ha debuttato in Champion’s League. Ha vinto ancora lo scudetto nel 201718 con la Juventus e, dopo tre stagioni a Sassuolo, è tornata alla Juventus giusto in tempo per chiudere il cerchio, partecipando con le bianconere alla conquista del suo terzo tricolore. Arrivato proprio sabato pomeriggio a Vinovo contro quelle neroverdi di cui Lenzini, con 53 presenze in tre stagioni, è stata una delle giocatrici più continue nel triennio che ha portato l’altra metà del cielo neroverde al suo miglior risultato si sempre, ovvero il terzo posto del 202021. Piovani, la scorsa estate, ha fatto carte false per tenerla con sé, ma la Juventus – e un altro scudetto – chiamavano Martina…

s.f.