ALESSANDRO TRONCONE
Cronaca

Il derby del Secchia e delle tentazioni. Salvarsi subito e riscrivere la storia

Con i risultati favorevoli, battendo la Reggiana per i canarini si aprirebbero nuovi orizzonti. E la vittoria esterna manca dal 1950

Quando si ha la possibilità di fare la storia, non dovrebbe esserci classifica o pensiero che tenga. Il Modena non vince a Reggio da oltre 70 anni (l’ultima vittoria risale al 15 ottobre 1950, vinsero i gialloblù per 2 a 1) e Bisoli pare voglia giocarsi una chance fin troppo ambiziosa in questre ultime tre giornate di campionato.

Non è passato inosservato il modo con il quale il tecnico canarino ha spesso sottolineato che, in caso di risultati positivi per il Modena in arrivo dalle gare delle 15, beh, vincere a Reggio Emilia vorrebbe dire lanciarsi pure in avanti e giocarsi tutto con Como e Lecco. Lo diciamo perché negli occhi e nelle parole, Bisoli non riesce quasi a nasconderlo. Colpa (o merito) di quella sua genuinità che ha contagiato un po’ tutti in appena una decina di giorni e l’aver tolto il peso del successo che mancava da 12 giornate può aver in qualche modo sciolto il Modena, o almeno questa è la speranza di chi lo guida.

Tornando al derby, oltre 2.800 saranno i modenesi in trasferta nonostante il giorno festivo. Sinonimo del fatto che è tornato a crearsi un certo entusiasmo intorno ai gialli e la memoria degli ultimi scontri coi granata spingerà tanti a lasciare casa col sorriso per raggiungere lo stadio. Il capolavoro dell’andata di Bozhanaj, il duello Diana-Tesser, il playoff di D con Malverti in panchina e Ferrario a insaccare da ogni posizione. Per rimanere alla storia recentissima.

Toccherà a Bisoli scriverne un’altra. Con un Modena che, dal punto di vista della formazione che scenderà in campo, sarà molto vicino a quello visto con Ascoli e Sudtirol, quindi con la conferma di quella che viene ritenuta la colonna portante ovvero Gagno, Zaro, Pergreffi, Santoro e Palumbo nella spina dorsale.

In attacco probabilmente sarà Abiuso il titolare certo in avanti, per la sua freschezza e forse perché potrebbe sentire il derby particolarmente, da modenese. Al suo fianco più Gliozzi di Strizzolo ma è pronta la staffetta. Riccio non sta benissimo, la prestazione di Magnino nel ruolo di terzino ha convinto Bisoli e non sarebbe strano rivederlo lì, idem Corrado nel doppio ruolo di interno (in fase difensiva) e di esterno alto (in fase di possesso), mossa che ha preoccupato il Sudtirol che, tra l’altro, gioca con lo stesso modulo della Reggiana (3-4-2-1). Nonostante la delusione di un campionato gettato alle ortiche tra febbraio e aprile, c’è ancora tempo per scrivere la storia. E non è un caso che la possibilità arrivi nel giorno più atteso, nel giorno più sentito, in cui il calcio abbraccia tutti i sentimenti. Di chi sale, con amici e parenti, in auto e percorre quella mezz’oretta per passare il Secchia e spera potrà essere il giorno più bello da ricordare.