LORENZO LONGHI
Sport

Sassuolo Le tre finali per restare in Serie A

Genoa, Cagliari e Lazio: come stanno le rivali dei neroverdi. Domenica il primo verdetto, mister Ballardini sfida il suo passato

Sassuolo Le tre finali per restare in Serie A

Sassuolo Le tre finali per restare in Serie A

Genoa fuori, Cagliari in casa, Lazio in trasferta: il Sassuolo è chiamato a fare punti sempre e ovunque per salvarsi, non c’è altra possibilità. Tanti, maledetti e subito. Ma come stanno le prossime tre avversarie dei neroverdi?

GENOA. Dodicesimo in classifica, mai a rischio retrocessione e mai in odore di Europa, il Genoa è nella terra di nessuno e, da neopromossa, va più che bene. La squadra di Gilardino ha perso solo una volta nelle ultime sette partite, andando peraltro a pareggiare in casa di Juventus e Milan, segno che sta bene. La sponda rossoblù di Genova è stata la casa più frequentata da Ballardini, che ha lasciato ai tifosi il ricordo di grandi imprese, tutte però in era Preziosi e non con l’attuale proprietà. Dato il contesto, difficilmente il tifo rossoblù vivrebbe male un eventuale calo contro i neroverdi, anche perché poi l’ultima partita in casa – quella nella quale salutare il pubblico – arriverà per il Genoa all’ultima giornata contro il Bologna.

CAGLIARI. Non ancora salvo, ha però 33 punti e quattro squadre dietro, oltre alla Salernitana. Il Cagliari verrà a Reggio Emilia alla penultima giornata, l’ultima del Sassuolo in casa. Sabato dovrà affrontare il Milan a San Siro, all’ultima giornata avrà invece la Fiorentina in casa. Se i sardi non faranno punti a Milano e i neroverdi dovessero invece farne a Genova, lo scontro diretto sarebbe incandescente e potenzialmente letale, anche se l’ultima partita dei rossoblù, a Cagliari contro i viola, già ora lascia supporre un uno fisso.

LAZIO I biancocelesti hanno già un piede in Europa League e domenica avranno il tifo neroverde, considerando che sfideranno l’Empoli all’ora di pranzo, una delle dirette concorrenti alla salvezza, come noto. La situazione ambientale del club è però molto particolare, dopo l’addio di mister Maurizio Sarri e l’approdo sulla panchina di Igor Tudor. La squadra è stata contestata dai tifosi a Monza, nonostante avesse vinto le tre partite precedenti in campionato e pure quella – ininfluente considerando l’eliminazione – con la Juventus nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. La rosa dà un senso di smobilitazione: vi sono giocatori che hanno già annunciato l’addio (Felipe Anderson) o l’intenzione di lasciare (Luis Alberto), altri – i pretoriani di Sarri – oggi scontenti e intenzionati a salutare, Zaccagni che non s’è fatto remore nel mandare a quel paese Tudor dopo l’ultima sostituzione. In questo senso, un contesto indecifrabile, di certo poco sereno.

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