Vergogna social contro Consigli

Vergogna social contro Consigli

Vergogna social contro Consigli

La ‘solitudine del numero uno’ è diventato quasi un genere letterario. Obbligatorio ‘scomodarla’ dopo Verona-Sassuolo, gara che Andrea Consigli (foto) non dimenticherà, suo malgrado, troppo facilmente. Colpa dell’errore che al minuto 95 ha dato strada al pallonetto di Gaich e alla vittoria degli scaligeri: succede, né va in discussione Consigli, una sorta di monumento del decennio neroverde nella massima serie, che al Bentegodi ha messo via la presenza numero 467 in Serie A raggiungendo così la 28ma posizione tra i giocatori con più presenze nella storia del campionato. Ma se la ‘topica’ c’è stata, con annessa nemesi (Gaich non segnava da 748 giorni) c’è stato anche altro, di cui spiace dar conto, ma che diventa difficile ignorare.

Il portierone neroverde è finito nel tritacarne social, con post beceri piovuti pressoché da ovunque, e segnatamente da Salerno, Lecce e Spezia, piazze che l’acuto dell’Hellas costringe a fare i conti con quella lotta salvezza cui gli scaligeri, se sconfitti, avrebbero virtualmente abdicato. Invece prima Ceccherini – due gol in stagione, altra nemesi, entrambi al Sassuolo – e poi Gaich hanno riaperto il discorso. Mettendo in croce il portiere del Sassuolo, bersaglio di insulti per lo più irriferibili che ne mettono in dubbio anche la lealtà sportiva. La sua e quella del Sassuolo, con quell’etichetta ben nota (Scansuolo) che si riaffaccia da più bacheche mentre i neroverdi fanno quadrato.

Al dispiacere, anche umano, di Alessio Dionisi e alla difesa di Erlic ("gli errori ci stanno, lui resta un leader") si aggiunge la presa di posizione del Sassuolo che scrive "Sempre con te, sempre dalla tua parte, capitano in tante tempeste!". Anche perché, per citare uno bravo, ‘non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore’. E un conto è un 4 in pagella, un conto altro…

Stefano Fogliani