Parma, Lgbt: varato il protocollo per i diritti di tutti e contro le discriminazioni

In sala consiliare del Municipio presenti anche le associazioni. Pizzarotti: "Vogliamo essere un esempio, dare una direzione”

Adozione del Protocollo Lgbt città di Parma

Adozione del Protocollo Lgbt città di Parma

Parma, 9 luglio 2021 – "Da tanti anni che Parma è impegnata nell'ambito dei diritti di tutti, questi temi sono oggi di attualità nel dibattito politico nazionale" così il sindaco, Federico Pizzarotti ieri 8 luglio 2021 in occasione dell'adozione  e presentazione ufficiale del Protocollo Lgbt della città di Parma. Un atto importante a cui hanno partecipato, accogliendo l'invito del primo cittadino e dell'assessora alle Pari opportunità e Diritti dei cittadini, Nicoletta Paci le associazioni territoriali attive su questi temi.

"Con questo protocollo vogliamo essere un esempio, dare una direzione nell'ottica della collaborazione a livello territoriale. Portare avanti un lavoro d'insieme è una strada che consentirà di permeare la nostra società di sensibilizzazione e di inclusione” ha aggiunto il sindaco. “Uno strumento concreto, ma anche molto ambizioso, che vuole spostare il giudizio sociale sul rispetto delle regole di convivenza, e, allo stesso tempo rendere chiaro come, nel nostro vivere, non si possano toccare la sfera individuale e la possibilità di autodeterminarsi" ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni.

Il Protocollo d’intesa è uno strumento che viene attuato per la definizione di azioni, strategie d’intervento e di contrasto alle discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. E' il risultato di un lavoro congiunto, voluto e promosso dal Comune di Parma, in stretta sinergia con enti, istituzioni e associazio​ni del territorio. Il Comune ha invitato le Istituzioni, gli Enti, le organizzazioni sindacali, le associazioni rappresentanti la società civile, a un confronto sul tema della prevenzione e del contrasto all’omotransnegatività.

"Questo documento è l'esito di un lavoro di rete, di collaborazioni che rappresentano molte anime e molte identità. Strutturarlo attraverso un percorso di partecipazione ne ha allungato un po' i tempi di stesura, ma era una genesi necessaria affinchè diventasse uno strumento efficace e rappresentativo. La sua firma arriva, comunque, in un momento in cui ancora le sorti del DDL Zan sono in discussione e pertanto speriamo possa diventare un messaggio che amplifichi le necessarie evoluzioni delle città e dei modi di pensare, che ponga la dignità e il rispetto di tutti al centro delle azioni di istituzioni e comunità" ha sintetizzato l'assessora Paci.

All'iniziativa erano presenti autorità civili e militari: rappresentanti di Prefettura e Questura, il comandante provinciale dei Carabinieri Pasqualino Toscani, Gianluca De Benedictis Comando Provinciale Guardia di Finanza, il pro rettore Paolo Martelli, Paola Bondrandi della direzione dell'Azienda Ospedaliera, Claudia Rabajotti dell'Ordine dei Medici di Parma, Anahi Alzapiedi dell'Azienda Ausl, Svetlana Erokhina Associazione Interculturale LGBT, Mario Miano di UIL, Lisa Gattini segretaria Generale CGIL Parma, Angela Calò della CISL, Maria Rosaria Nicoletti dell'Ordine degli Avvocati di Parma, Contini Corrado e Munarini Michela Teresa per Associazioni LGBT: Gruppo Davide Parma, Simona Scalzo dell'Ufficio Scolastico Regionale.