AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

"Accorpamento epilogo doloroso. Dalle scuole si passerà ad altro"

Il sindaco di Apecchio lancia l’allarme: "Dobbiamo assolutamente evitare lo spopolamento dell’entroterra" .

Nicolucci lancia l’allarme: «. Un epilogo doloroso, dopo anni di battaglie per mantenere in vita uno dei pochi presidi rimasti a testimoniare l’identità del territorio»

Nicolucci lancia l’allarme: «. Un epilogo doloroso, dopo anni di battaglie per mantenere in vita uno dei pochi presidi rimasti a testimoniare l’identità del territorio»

Sull’accorpamento dell’Istituto Comprensivo S.Lapi di Apecchio all’Istituto Comprensivo E.Mattei di Acqualagna disposto recentemente dalla Regione abbiamo sentito il sindaco di Apecchio Vittorio Nicolucci. Sindaco Nicolucci come commenta?

"Un epilogo doloroso, dopo anni di battaglie per mantenere in vita uno dei pochi presidi rimasti a testimoniare l’identità del territorio e della comunità, nonostante gli appelli dei Comuni, della Provincia, dei sindacati circa le ragioni dichiarate ad ogni livello di governo, negli atti e documenti con cui si invoca la difesa dei servizi essenziali nelle aree interne e più marginali della regione".

La tendenza dell’Istituto mostra una diminuzione del numero di alunni, dato non favorevole al mantenimento dell’autonomia.

"Certo che c’è una diminuzione degli alunni. È strettamente legato alla collocazione montana dei plessi di Apecchio, Piobbico e Serravalle di Carda. È un’evidente contraddizione dichiarare di sostenere i servizi in queste zone e poi intervenire con operazioni di accorpamento basate sui numeri. La Giunta Regionale aveva definito gli indirizzi per il dimensionamento stabilendo di salvaguardare i presidi dei Comuni montani più isolati e di integrare il dato riferito al numero di alunni con quello relativo alla densità abitativa. Indirizzi palesemente disattesi perché per nessun’altra realtà, come per il Lapi, questi principi avrebbero potuto e dovuto assicurare una tutela".

La Regione evidenzia che si tratta di provvedimenti imposti dall’alto: Governo, Europa. "Tagli e razionalizzazioni sono una minaccia costante. Ma è urgente invertire la rotta se si vuole attenuare lo spopolamento dell’entroterra. Secondo la Strategia Nazionale Aree Interne proprio da noi dovrebbero essere sperimentate le azioni tese a restituire una prospettiva alle popolazioni. Meraviglia che nessun Consigliere di maggioranza abbia sostenuto queste ragioni e lascia quanto meno perplessi la modifica dell’atto all’ultimo momento da parte della Giunta Regionale; modifica che, peraltro, interessa altri territori di cui pure vogliamo comprendere le attese".

L’assessore regionale Biondi sostiene tuttavia che dopo 12 anni di reggenza l’accorpamento rafforzerà l’Istituto perché garantirà la presenza di un dirigente titolare.

"Intanto l’Istituto S. Lapi non esisterà più. E questo è un fatto. Circa la reggenza, in passato l’Istituto era "sottodimensionato". Solo il Lapi di Apecchio ed il Paoletti di Pieve Torina, nelle Aree Interne delle Marche, si trovavano in questa situazione: da qui la ricerca di soluzioni specifiche ed il protrarsi di questa fase. La qualità dell’offerta formativa ha sempre mantenuto livelli elevati. Proprio ora che non è più previsto un numero minimo di alunni ma una media provinciale è intervenuto il definitivo accorpamento".

In fin dei conti non si tratta della chiusura dei plessi scolastici ma solo di una modifica dell’assetto organizzativo. "Non è così. È la perdita di un importante riferimento culturale; una progressiva riduzione dei servizi di cittadinanza. Ora si rinuncia al riconoscimento dell’Istituzione scolastica, nel prossimo futuro ai servizi amministrativi e, più avanti, non si possono escludere interventi di razionalizzazione su talune attività e/o plessi scolastici. Siamo riconoscenti alla Provincia di Pesaro e Urbino ed al Presidente Paolini che hanno sempre sostenuto le ragioni a difesa dell’Istituto. Se verrà proposto il ricorso contro l’atto della Regione non potremo non aderire, in nome di quei principi che sono alla base stessa del nostro impegno politico".

Amedeo Pisciolini