
Micaela Vitri, consigliere regionale del Pd
"Una sanità in smantellamento": è l’accusa di Micaela Vitri, consigliere regionale in quota Pd, che denuncia a tutto campo quelle che a suo avviso sono le carenze del servizio sanitario regionale a Urbino e dintorni. "Carelli è fumoso: invece di trovare scusanti ed espedienti – dice Vitri – per sottrarre Acquaroli e Saltamartini alle loro responsabilità, ci dica quale sarà il futuro dell’ospedale di Urbino. Guardando le misere slides presentante sull’atto aziendale purtroppo non risulta nessun rafforzamento. È vero che ci sarà un solo dipartimento di ginecologia in tutta la provincia contro i due presenti prima della riforma? Questa ipotesi sarebbe piuttosto preoccupante. La ginecologia e la pediatria di Urbino hanno già subito 5 mesi di accorpamento per carenza di personale, mettendo in difficoltà chi ci lavora. Di sicuro il motivo non può essere stato, come ha provato a spiegare il direttore, la realizzazione della guardiola, cioè di una stanza per cui ci sarà voluto al massimo un mese e non ha nulla a che vedere con l’organizzazione lavorativa. Quanto al reparto Medicina, i posti letti fino a cinque anni fa erano 50. Sono stati ridotti a 30 e spacciare come grande risultato l’aumento di 5 e pochi altri per il picco influenzale, mi pare avvilente. La domanda che tutti si pongono è: cosa ha avuto e cosa avrà l’ospedale di Urbino in più rispetto a 4 anni fa? Mentre su Pergola si sono investiti 30 milioni, a Urbino rimangono le briciole. Oggi la pressione sul pronto soccorso è insostenibile anche a causa della mancanza di punti primo intervento adeguati negli altri ospedali dell’entroterra".
Vitri sentenzia: "E per concludere in bellezza, Acquaroli e Gambini, mentre parlano di tutela della salute nell’entroterra e di progetti per fermare lo spopolamento, non si accorgono nemmeno di zone che potrebbero non avere più un medico come Pieve di Cagna. Ormai l’accesso alle cure per i residenti nell’entroterra è diventato un lusso".
g. v.