
Patrick e Tosca, di Acquaviva di Cagli. Lui: "Gestisco l’azienda di famiglia, c’è chi dice che sono matto". Lara Gambini, 35enne di Urbino: "Sono arrivata qui col mio trattore, voglio difendere il mio lavoro".
"Vita sana, agricoltura italiana", "No alla chiusura dei nostri allevamenti" e "Agricoltura e pesca, due pilastri per il nostro futuro". Questi alcuni slogan apparsi ieri mattina nei cartelli affissi sui trattori dagli agricoltori della nostra provincia riuniti a Pesaro per la cinque giorni di protesta. "Le spese da sostenere sono diventate esorbitanti – dice Paride Saltarelli, titolare di una azienda agricola di Urbania –. Tra i costi per la manutenzione dei nostri trattori, l’aumento dei prezzi del carburante e i ricavi in calo che provengono dai nostri prodotti la situazione sta diventando insostenibile. Oggi il prezzo del grano è di 27 euro al quintale e quando va bene, la resa è di circa 20 o 25 quintali all’ettaro: si capisce quindi che è diventato impossibile starci dentro. Allora, in questi anni ed avendo un territorio in collina, ho deciso di affiancare alla coltivazione del grano anche quella del fieno e dell’erba medica, come mangime per i bovini. Oggi però a causa dei costi da sostenere, che stanno lievitando anche per loro, molti allevamenti e stalle stanno chiudendo. Se la situazione dovesse andare avanti – aggiunge – così saremmo costretti a chiudere e ad abbandonare le nostre campagne lasciandole incoltivate. Noi però facciamo tanto controllo del territorio, facciamo manutenzione, gestiamo i flussi delle acque. In questo modo ci rimetteranno tutti".
Al suo fianco due giovanissimi, Patrick Lucciarini e Tosca Siligeni, di Acquaviva di Cagli: "Oggi gestisco l’attività di famiglia con circa 35 ettari di terreno – dice Lucciarini – ma fare l’agricoltore non basta più. A questa attività ho affiancato anche quella di macellaio e vendiamo la legna. Nel nostro terreno coltiviamo grano, cece, trifoglio e foraggi e sto realizzando anche un piccolo allevamento di vacche. Qualcuno mi dice che sono matto, ma questa è la nostra vita e la nostra passione. In alcuni casi, per la nostra protesta, riceviamo anche tanta solidarietà dai cittadini, in altri invece proprio non interessa, ma questa è una battaglia che portiamo avanti anche per loro".
Presente al presidio anche Lara Gambini, 35 anni, di Urbino: "Sono arrivata fin qua con il mio trattore – dice –. Io ho una piccola azienda agricola di trenta ettari dove coltivo cereali, leguminose e foraggere, ma sto cercando di convertire una piccola porzione di terreno in coltivazione di lavanda, anche per differenziare il prodotto. Oggi il mercato è molto altalenante, i prezzi del grano e del foraggio sempre in calo".
Alla manifestazione è presente anche Lorenzo Braconi, agricoltore della provincia di Ancona: "Sono qui per dare manforte agli amici di Pesaro, anche lo scorso anno ero qui – dice –. Nella mia zona, così come a Macerata, gli agricoltori sono ancora un po’ dormienti ma è arrivato il momento di movimentarci anche noi, perché i piccoli agricoltori fanno sempre più fatica e a guadagnare sono le multinazionali. Io andrò in pensione tra due mesi – conclude Braconi - ma sono qui soprattutto per i giovani. Loro sono il nostro futuro".
ali.mu.