Alleanza Verdi e Sinistra propone corso di Medicina a Urbino, possibile apertura grazie a risoluzione parlamentare

Alleanza Verdi e Sinistra propone un corso di Medicina a Urbino per rispondere alla carenza di medici. Iniziativa supportata da diverse figure istituzionali e sindacali.

La conferenza di presentazione ieri pomeriggio a Urbino

Alleanza Verdi e Sinistra vuole portare a Urbino un corso universitario in Medicina e Chirurgia. Il 22 maggio, la deputata Elisabetta Piccolotti ha presentato alla Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera una risoluzione, di cui è cofirmataria Luana Zanella, per impegnare il Governo a promuovere, per quanto di competenza, l’istituzione di tale corso anche qui.

"L’opportunità nasce da una previsione normativa, con la Commissione Istruzione del Senato che ha approvato l’aumento da 16mila a 30mila posti per i corsi di Medicina e Chirurgia e i primi sei mesi di prove intercorso aperti a tutti – ha spiegato Gianluca Carrabs, candidato alle elezioni comunali per Avs, in conferenza stampa –. Raddoppiando le matricole, l’offerta degli Atenei italiani non è più sufficiente, quindi c’è bisogno di attivare altri corsi. Abbiamo già informalmente verificato la fattibilità della cosa, con un’analisi condotta rispetto a un’ipotesi policentrica: Urbino è una città universitaria con peculiarità importanti e intorno c’è un territorio pronto alla sfida, con strutture anche a Cagli, Pesaro, Fossombrone, Fano, Pergola. Porteremo in fondo questa battaglia, chiedendo che diventi dell’intero territorio e, all’Ateneo, di crederci".

Dalibor Cvejic, di Cisl Marche, afferma che "l’idea è partita, adesso bisogna lavorarci. Come Cisl, pensiamo che sarebbe importantissimo avere sul territorio il corso di Medicina e Chirurgia, perché valorizzerebbe tutte le strutture dell’area e anche quelle della riviera. Diventando ospedale universitario, quello di Urbino acquisirebbe appetibilità". Secondo il dottor Paolo Lucarelli, già direttore di Dipartimento area medica Ast, "avere un centro universitario che comprenda e comporti la gestione di medici in formazione sul territorio permetterebbe un passo avanti nell’integrazione ospedale-territorio, ancora non impostata. Questa provincia paga un prezzo molto alto alla carenza di medici e alla disorganizzazione: ogni iniziativa volta a creare cultura sanitaria avrebbe una ricaduta enorme anche sui cittadini. Non solo quello di Urbino, ma anche il sindaco di Pesaro dovrebbe avere ogni interesse ad avere un corso di Medicina e Chirurgia sul territorio".

La deputata Zanella ha spiegato che oltre alla didattica si parlerebbe anche di professioni sanitarie: "Sono ormai collegate e devono essere integrate all’interno della stessa prospettiva. Abbiamo carenza di personale sanitario e arrivare a 30mila studenti è insufficiente, anche se già qualcosa, però servono strutture adeguate a farsi carico dell’incremento. Per ora non ci sono altre proposte in Commissione, oltre a quella di Urbino, che sarà la priorità di Avs, ma dovrà trovare anche il consenso degli altri partiti e tutte le forze del territorio dovranno esprimersi".

Nicola Petricca