REDAZIONE PESARO

Alma Taddei, donna rurale, compie cent’anni

Mamma di Tullia Romani, moglie di Gino Girolomoni. Contadina, imparò a leggere da sola con i Promessi Sposi

Alma Taddei, donna rurale, compie cent’anni

Alma Taddei, celebre per i suoi formaggi: una figura fondamentale per la nascita della cooperativa Girolomoni

ISOLA DEL PIANO

Compie cent’anni oggi Alma Taddei, donna rurale. Sarà festeggiata nella residenza protetta Castellani, dove risiede da un paio d’anni. Ci saranno il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, Caterina Ciacci, vicesindaco di Isola del Piano e Massimo Berloni, Sindaco di Fossombrone, il parroco di Isola del Piano Don Biju Thomas e alcuni musicisti della banda di Montefelcino. Alma è nata l’8 novembre 1924, ha accudito le pecore da un contadino da quando aveva sei anni, in servizio nelle case padronali da ragazzina e mezzadra fino ai 40 anni. Ha frequentato solo tre mesi la prima elementare, imparando a legge da sola con Famiglia Cristiana e Promessi Sposi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando sono tornati tutti i prigionieri, ha conosciuto Luigi Romani, contadino e fornaio, una sera ad un ballo.

Dopo un paio di anni di fidanzamento si sono sposati nel 1948. Con lui andò a vivere a Ca’ Nicolucci dove già abitavano i parenti di Luigi. I formaggi di Alma, nell’azienda agricola di Montebello, all’interno del monastero, hanno fatto sognare molti palati: famosa soprattutto per la sua ricotta di mucca che faceva in un tegame di terracotta, piano piano a fuoco lento nel camino, serviti anche negli ospedali di Urbino e Fossombrone. Ha avuto un’unica figlia, Tullia Romani, che sposò Gino Girolomoni. Alma e Luigi si opposero decisamente alla scelta di Tullia e Gino nel 1971 di andare a vivere nel rudere del Monastero di Montebello, senza strada né luce. Quando capirono che non c’era nulla da fare iniziarono a salire ogni giorno al Monastero per dare loro una mano con i lavori, nella terra della futura cooperativa e per stare assieme ai nipotini Samuele, Giovanni Battista e Maria. "Saliva al monastero ogni giorno con l’autostop, la motorella truccata, in sella allo scooter di mio fratello Giovanni adolescente – ricorda Maria –, resiliente e inarrestabile. La sua vita è testimonianza delle radici, della cultura contadina ed è stata fondamentale per la riuscita della Girolomoni e la rinascita della collina di Isola del Piano.

d. e.