REDAZIONE PESARO

Anche la regina ai piedi della Vis. Pesaro vola con Okoro, Pescara ko

Abruzzesi in 10 ma sempre pericolosi, i biancorossi segnano, soffrono e reggono con super Vukovic

Abruzzesi in 10 ma sempre pericolosi, i biancorossi segnano, soffrono e reggono con super Vukovic

Abruzzesi in 10 ma sempre pericolosi, i biancorossi segnano, soffrono e reggono con super Vukovic

Vis Pesaro

1

Pescara

0

VIS (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Bove (18’ st Peixoto); Zoia, Paganini, Pucciarelli, Cannavò (27’ st Ceccacci); Di Paola (37’ st Obi); Nicastro, Okoro (18’ st Molina). All. Stellone. A disp. Munari, Tatò, Tonucci, Nina, Rabbini, D’Innocenzo, Gambino, Forte, Orellana.

PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierozzi, Brosco, Pellacani, Crialese (25’ st Moruzzi); Valzania (36’ st Tunjov), Squizzato, Dagasso; Bentivegna (28’ pt De Marco), Vergani (25’ st Tonin), Cangiano (25’ st Merlot). All. Baldini. A disp. Saio, Profeta, Giannini, Meazzi, Zeppieri, Ferraris, Staver, Saccomanni, Mulè.

Arbitro: Castellone di Napoli.

Rete: 16’ st Okoro.

Note - Cannavò premiato per le 100 presenze in biancorosso; spettatori 2.664 (oltre 600 ospiti); incasso 23.178 euro; espulso 24’ pt Squizzato (doppia ammonizione), ammoniti De Marco, Peixoto, Vukovic; angoli 3-11; recupero 2’ + 5’.

La partita più sofferta, la vittoria più esaltante. La Vis infila la terza e infligge la prima sconfitta alla capolista Pescara, issandosi in zone di classifica mai frequentate prima. Ancora a segno l’attacco, a conferma dello stato di salute. Decide un gol di Okoro su schema usato: lancio di Palomba, spizzata di Nicastro e Alvin lesto a infilarsi fra i centrali uccellando Plizzari con un pallonetto (3° centro personale). Onestà impone di dire che il Delfino avrebbe meritato ben altro. Nulla a che vedere con l’umiliante batosta della scorsa stagione. Pur con l’uomo in meno da metà primo tempo (Squizzato improvvido nel doppio giallo) ha martellato la Vis, pressato alto, creato almeno una mezza dozzina di palle gol (15 conclusioni contro 7; 10 a 4 in porta). Ci sono voluti un super Vukovic (finalmente), la solidità di fondo e la capacità di resistenza dei biancorossi per venirne a capo. Per assurdo, la Vis ha giocato meglio 11 contro 11, dentro un avvio che ha proposto sin dai primi istanti calcio spettacolo e occasioni sui due fronti (Cannavò e Okoro da una parte, Pierozzi e Bentivegna dall’altra). Con l’uomo in più, la Vis, ancora aggredita, ha faticato di brutto nelle uscite dal basso. Palloni persi e occasioni per i biancazzurri: una prodezza di Vukovic su Pierozzi e un salvataggio con rischio autogol di Zoia hanno consentito di andare al riposo senza danni. Prevedibilmente, il Pescara della ripresa ha meno energie, anche se va vicissimo al vantaggio prima dell’1-0, quando Paganini salva sulla linea sullo scatenato Pierozzi. La capolista ferita continua però a ringhiare e qui ecco Vukovic in tuta alare, a volare in ogni dove: dal 78’ al 93’ si contano 4 interventi decisivi su Pierozzi, Dagasso (due volte) e Merola. In mezzo il 2-0 fallito di testa da Nicastro su cross-assist di Ceccacci.

Il risultato premia la bontà delle scelte di Stellone, che se l’è giocata in assetto ultraoffensivo: Cannavò a tutta fascia, Okoro seconda punta. I fedelissimi Pucciarelli e Paganini a garantire marcature preventive e chiusure provvidenziali. Dopo il fischio finale zuffa gigante innescata dalle parole di scherno di un tesserato vissino. Mister Stellone è stato il primo a scusarsi.