Ancora caos al Pincio, distributori presi a mazzate

Una persona travisata ha fatto esplodere i vetri dei contenitori di snack e bibite che si trovano proprio accanto all’arco d’Augusto

Ancora caos al Pincio, distributori presi a mazzate

Ancora caos al Pincio, distributori presi a mazzate

Un forte boato. Poi un secondo colpo e infine un terzo. Paura ieri mattina al Pincio dove una persona travisata ha fatto esplodere, a colpi di spranga di ferro, i vetri dei tre distributori di snack e bibite che si trovano proprio accanto all’arco d’Augusto. Un assalto messo a segno in pieno giorno, intorno alle 8.30, davanti agli occhi attoniti ed impauriti di tanta gente, soprattutto donne. Poco dopo il primo boato, residenti e commercianti si sono affacciati dai loro usci per vedere cosa stesse succedendo. In tanti hanno visto quell’uomo di colore, scappare in sella ad una bicicletta imboccando via Arco d’Augusto.

"Aveva una felpa bianca, dei pantaloncini che mostravano le gambe scure, uno zainetto nero sulle spalle e la mascherina davanti alla faccia" ci hanno raccontato dei testimoni, che subito dopo la fuga dell’uomo sono entrati nell’esercizio per riprendere col telefonino l’accaduto. A terra c’era ancora il tubo innocenti lungo almeno 70 centimetri, con due giunture alle estremità, che l’autore dell’atto vandalico ha utilizzato per mettere a segno un probabile furto. "L’ho visto scagliarsi sulle macchinette, distruggendo i vetri di protezione - raccontava una donna ai commercianti accorsi - Ma non è riuscito ad arraffare nulla. Così, dopo un po’ ha desistito, e si è dato alla fuga in bicicletta". Sul posto sono subito arrivati i proprietari dei distributori che hanno chiuso la saracinesca per impedire l’ingresso. Poco dopo anche la Polizia di Stato che ora indaga su questo colpo senza bottino per il malvivente, ma con tanti danni per i proprietari. Già requisite le immagini di video sorveglianza delle attività del Pincio e delle vie limitrofe. Due ore dopo, al Pincio è arrivata anche una gazzella dei carabinieri, che ha stazionato lì a lungo per scoraggiare altri balordi. Da tempo infatti si susseguono segnalazioni di traffici strani in quella zona tanto che qualche giorno fa una guida turistica fanese ci aveva raccontato di imbattersi spesso, nei suoi tour, in situazioni non consone che spesso sono proprio i turisti ad indicarle. "Come al Pincio - aveva sottolineato -. In quel distributore di bevande capita spesso stazionino persone losche e i turisti ci fanno caso. Alcuni manifestando anche grossa preoccupazione". Per non parlare di vandali e senzatetto che sempre più spesso si vedono sdraiati sui cartoni, a ridosso di zone di interesse culturale, anche durante il giorno.

Proprio ieri nella chat dei commercianti girava la foto di un uomo coricato sotto i Gabuccini, all’ombra delle vetrine del negozio John Ashfild, tra buste di plastica e bottiglie di birra. Una pessima cartolina per la città e un grosso disagio per tutti i commercianti del centro storico, riassunto così da una di loro: "Ho notato questo barbone e mi sono chiesta se fosse lo stesso che avevo visto qualche giorno prima al mercato del pesce - dice Roberta Melagrana -. Non mi sono mai fermata perché non sai mai se sono alterati dall’alcol… ma allo stesso tempo mi dispiace tantissimo per loro che si trovano in questa situazione di disagio estremo. Mi piacerebbe che fossero aiutati dai Servizi Sociali o i Vigili, soprattutto per loro, ma anche per Fano perché non è un bel bigliettino da visita. Se fosse stato sdraiato avanti alla mia vetrina, mi spiace dirlo, ma io avrei chiamato la Municipale per farlo allontanare".

Tiziana Petrelli