REDAZIONE PESARO

Assedio alla casa di Ricci. In cinque rinviati a giudizio

Ci sono anche il ristoratore Umberto Carriera e la compagna. Il fatto avvenne nel 2021, in pieno Covid. Prima udienza a gennaio.

Ci sono anche il ristoratore Umberto Carriera e la compagna. Il fatto avvenne nel 2021, in pieno Covid. Prima udienza a gennaio.

Ci sono anche il ristoratore Umberto Carriera e la compagna. Il fatto avvenne nel 2021, in pieno Covid. Prima udienza a gennaio.

In cinque sono stati rinviati a giudizio per aver preso d’assalto la casa dell’ex sindaco Matteo Ricci. Era la notte del 28 luglio 2021, in pieno Covid. Circa un centinaio di manifestanti marciarono verso le finestre della casa di Ricci urlando "vieni fuori" e vari insulti. Tra loro c’era il ristoratore Umberto Carriera e la compagna Clarissa Rosselli, protagonisti delle proteste dell’associazione IoApro. Ieri il giudice, durante l’udienza predibattimentale che si è svolta al tribunale di Pesaro, ha rinviato a giudizio Umberto Carriera, Clarissa Rosselli, Claudio Muggeo, Alessio Canalini e Laghi, e ha fissato l’udienza al prossimo 14 gennaio quando si aprirà il dibattimento dinanzi al giudice Tetto. L’ex sindaco Ricci, ora eurodeputato, e sua moglie si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Aldo Valentini del foro di Pesaro. Massimiliano Baffioni ha invece chiesto per il tramite del proprio avvocato di accedere al rito abbreviato condizionato all’escussione di testimoni. La posizione processuale di quest’ultimo è stata stralciata dal procedimento originario. Lo scorso giugno, invece, aveva patteggiato un altro degli imputati. Erik Piccoli, infatti, aveva patteggiato una pena di 3 mesi e 10 giorni di reclusione e 100 euro di multa oltre a 2.800 di euro di spese legali per il difensore del sindaco Matteo Ricci.

In un primo momento erano più di 20 gli indagati, che poi sono scesi a sette. Le ipotesi di reato sono minacce private e violenza aggravata. Molti partecipanti all’assedio suonarono ripetutamente il campanello di casa dell’ex primo cittadino in via Cavour. Il sindaco Ricci si trovava fuori Pesaro mentre in casa vi erano i familiari che, spaventati, avevano chiamato la polizia e lo stesso sindaco per cercare di farli allontanare. Avevano invece continuato a stazionare sotto casa del primo cittadino ancora per diverso tempo pur in presenza delle forze dell’ordine.

ant. mar.