Finito il Rossini Opera Festival, con le problematiche che si è portato dietro l’auditorium Scavolini (sedute scomode, due bagni per mille e passa persone ecc. ecc.), adesso cosa c’è nel futuro di questo impianto nel cuore della città? Il concerto-omaggio a Battiato venerdì, organizzato del moto club Benelli, la due giorni della Guardia di Finanza con concertone della banda. Quindi un giorno impegnato con l’arcidiocesi che teneva questa riunione gli anni scorsi all’hotel Flaminio. Poi... da qui alla fine dell’ anno, su cento giorni davanti, il vecchio palas, oggi auditorium Scavolini, non apre più le porte. Una situazione che sta creando non pochi malumori soprattutto tra i dirigenti e non solo che operano nello sport e non solo quello minore.
C’è una guerra in corso per avere palestre decenti dove allenarsi e una conseguente processione, con proteste, anche in Comune. Ma le chiusure nette all’attività agonistica di qualche mese sono comunque a tempo. E l’evoluzione di questo impianto, che per tutti è sempre statro il tempio del basket, sarà dettata dalla capacita’ di portare eventi extra sportivi al vecchio palas di viale Marconi.
Auditorium Scavolini occupato una settimana da qui alla fine dell’anno con le società sportive minori in sofferenza: lei sindaco cosa dice?
"In questo momento – risponde Biancani – non ci sono le condizioni per svolgere attività sportiva all’interno anche perché mancano specifiche attrezzature e soprattutto non c’è la pavimentazione. Sotto il piano di calpestio c’è il cemento e quindi va messo un parquet".
Destinato quindi a stare più chiuso che aperto?
"Non più di una decina di giorni fa ho chiamato l’Aspes, Rossini opera festival, Amat ed altre associazione per vedere di organizzare convegni, eventi ed altre manifestazioni, compresi concerti, per avere una possibile programmazione da qui alla prossima prinavera. In questa visione sono compresi anche gli albergatori".
Se sarà un buco nell’ acqua, cosa succede?
"Vediamo come programmare il futuro fermo restando un fatto: quella struttura non può diventare una palestra perché non è stata concepita per quella funzione".
E perchè?
"Perche’ bisognerebbe montare e rismontare tutto (tabelloni, reti, parquet ecc...ndr) in continuazione e non siamo al Palavitri dove tutto questo è possibile. E’ un auditorium. Poi, perchè c’e’ anche un poi..."
E sarebbe?
"Dentro il vecchio palas non possono entrare più di mille persone".
Di fronte ad un rischio reale che possa restare chiuso 8-9-mesi su 12, lei che dice?
"Che li dentro le società sportive vi potranno disputare, una volta sistemato tutto, le gare di campionato. Quindi si parla di basket, pallavolo ed anche di calcio a 5".
Poi stop, fatta eccezione per la domenica?
"Vediamo cosa riusciranno a programmare le società che ho incontrato nei giorni scorsi. Comunque voglio aggiungere che per manifestazioni come quella organizzata a luglio con i campionati Over di basket l’impianto potrà essere messo a disposizione".
Intanto, dietro le quinte, proprio per la mancanza di palestre, il clima rischia di farsi incandescente. Si annuncia un muro contro muro tra ‘cultura’ e sport. E la resa dei conti, a quanto si percepisce, è rimandata solo di qualche mese. Quando cioè si capira’ quale sara’ il tasso di occupazione reale del vecchio hangar o auditorium, a seconda dei punti di vista, tenendo conto che nel settore della convegnistica la concorrenza è altissima. Ma un dirigente sportivo dice: "Non si possono spendere più di 10 milioni per un impianto e poi usarlo solo per il Rof e poco altro, e dentro la cifra spesa non si sono ricavati i soldi per montare anche un parquet". Una ‘bega’? "Sì lo so", risponde il sindaco.
m.g.