King, sei arresti per bancarotta fraudolenta

Le Fiamme Gialle hanno eseguito le ordinanze. Tra le accuse anche l’associazione a delinquere. Sequestrati beni per oltre un milione FOTO L'operazione Regno

La conferenza stampa dell'operazione Regno: sei arresti per la bancarotta della King (Fotoprint)

La conferenza stampa dell'operazione Regno: sei arresti per la bancarotta della King (Fotoprint)

Pesaro, 9 aprile 2015 - La Guardia di Finanza di Pesaro ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare (emesse dal Gip del tribunale di Pesaro) nei confronti di altrettante persone coinvolte in una rilevante bancarotta fraudolenta posta in essere dalla King Srl (foto), una società operante nel settore della componentistica per imbarcazioni da diporto salita agli onori della cronaca per aver cessato improvvisamente nel mese di settembre del 2014 la propria attività, lasciando senza lavoro diverse decine di dipendenti. Tra gli arrestati anche un maceratese.

A vario titolo sono ipotizzati i reati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, frode processuale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. I militari delle Fiamme gialle hanno anche sequestrato beni per oltre un milione di euro.

Le indagini, sviluppate dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pesaro e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, sono state avviate dopo una denuncia a firma di esponenti sindacali dei lavoratori della società fanese che lamentavano ritardi nei pagamenti dei dipendenti e indicavano una gestione non trasparente della proprietà. Inoltre hanno avuto luogo diverse interpellanze parlamentari con le quali veniva segnalato il forte disagio sociale creato dalle vicende della società. L’attività investigativa ha consentito di ricostruire le vicende societarie della King S.r.l., azienda costituita nel 2009 appositamente con il fine di proseguire la medesima attività sociale della Art-Nox Srl., senza subire le conseguenze dei rilevanti debiti tributari maturati a carico di quest’ultima azienda (pari al oltre 5 milioni di euro), che è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Pesaro l'8 luglio 2014.

Complessivamente, sono stati quindi sottoposti a sequestro beni per oltre 1 milione di euro, pari agli omessi versamenti di ritenute fiscali relative alle retribuzioni dei dipendenti per gli anni 2011, 2012 e 2013. I provvedimenti hanno interessato quote di partecipazione di nove società con sede a Roma (società edili e di commercio all’ingrosso), Recanati (società immobiliare e azienda di fabbricazione di parti in acciaio) e Matera (azienda agricola). Tra i beni immobili, una villa con piscina e terreni agricoli in località Magliano di Fano e Cartoceto, tredici unità immobiliari in località Caminate di Fano, quattro unità immobiliari in località Calcinelli di Saltara, conti correnti e disponibilità bancarie per 89.000 euro.

Le misure cautelari degli arresti in carcere eseguite stamane a Fano, Sassoferrato, Roma e Macerata, hanno interessato sei soggetti (tra i dieci indagati) amministratori di diritto e di fatto succedutisi, nel tempo, alla guida della King s.r.l. dal 2009 alla data del fallimento, e il ragioniere e professionista contabile di riferimento. Si tratta di Alberto Rosichini, 59 anni, di Roma, Gaetano Di Carlo, 56 anni, anche lui di Roma, Massimo Dellasanta, 57 anni, di Fano (Pesaro Urbino), Paola Vicinanza, 48 anni, di Napoli e Francesco Giorgio, 25 anni, pure lui napoletano. La donna e Giorgio ai domiciliari.