Trentasei punti: il divario nella scorsa stagione tra Torres e Vis, ovvero tra la seconda e la quart’ultima del girone. Eppure i sardi spuntarono due vittorie risicatissime in extremis contro i biancorossi. Quanto sia rimasto di quella forbice lo sapremo strada facendo. Di certo comincia un’altra storia. E se la Torres sostanzialmente è rimasta la stessa (via Ruocco, dentro Varela e Guiebre, al netto di altri movimenti e di quelli ancora attesi), la squadra di Stellone è in larga parte da scoprire in quanto ampiamente rinnovata. Quella che inaugura la nuova stagione, settima di fila in C per i pesaresi, terza per i sardi, non è certo la partita a cui chiedere punti obbligati, contro un avversario che si ricandida per la B. Quel che verrà di buono da parte della Vis, sarà gradito. Da una parte una formazione collaudata, solida ed esperta, senza under, dove il più sbarbatello assomma 70 presenze in C. Dall’altra giocatori navigati mescolati ai debuttanti. Che sono parecchi: Orellana, Tavernaro, D’Innocenzo, Antolini, Gambino, Vukovic, Thiané, solo per rifarci ai candidati al minutaggio.
La Vis è chiamata a compensare con una grande prova di squadra il gap tecnico: in mezzo al campo, dove mancheranno Obi e Di Paola. E ai lati, dove la Torres ha molto investito e dove cercherà di creare la superiorità con i vari Zambataro (Zecca è squalificato) Liviero, Varela, oppure con Guiebre. Parola d’ordine: evitare lo schiacciamento, che consentirebbe ai rossoblù di scaraventare palloni in area per gli artigli di Fischnaller e soci. Siccome la Torres gioca alta per alimentare la pressione, ecco che si lascia i vuoti alle spalle, non troppo graditi a difensori di corsa non eccelsa. E lì la Vis dovrà insinuarsi.
Le armi dei biancorossi: l’effetto sorpresa, perché no; il coraggio di aggredire, al momento giusto; e le capacità dinamiche mostrate in precampionato, abbinate alla tenuta mentale. Restare in partita, insensibili al clima torrido del Vanni Sanna, è l’altro requisito fondamentale: saranno cento minuti lunghissimi e logoranti, come hanno insegnato (purtroppo) i precedenti. La formazione è nella testa di Stellone, chiusa a chiave. Punti fermi, pochi: il portiere, Bove, Paganini, Nicastro. Pucciarelli, per la vocazione alle due fasi, sembra favorito su Orellana. Cannavò per caratteristiche sembra indicato come seconda punta. Squalificato Peixoto (così come Okoro), a sinistra potrebbe operare Zoia, seppure in odor di cessione. In difesa chissà che non ci sia spazio per Tonucci. I convocati sono 23, e non ci sono sorprese. Una trentina i tifosi al seguito.
Portieri: la società annuncia la risoluzione del contratto con Emanuele Polverino. Ora restano pochi giorni per piazzare Farroni.