
Aveva perso l’orientamento tra la nebbia e la neve ma è stato soccorso e riportato sul sentiero dai vigili del...
Aveva perso l’orientamento tra la nebbia e la neve ma è stato soccorso e riportato sul sentiero dai vigili del fuoco, dalla squadra speleo alpino fluviale e dal soccorso alpino. E’ la disavventura, per fortuna a lieto fine, accaduta ieri intorno alle 14 ad un giovane escursionista residente in zona e al suo cane. L’allarme è stato lanciato con una chiamata al 112 da parte dell’uomo che si trovava nella zona della Croce del Catria, a Cantiano. A causa della nebbia che si era alzata molto fitta e delle condizioni avverse, il giovane escursionista aveva perso la traccia del sentiero. Con il suo telefono cellulare ha composto il numero di emergenza e la macchina dei soccorsi si è immediatamente attivata consentendo un rapido recupero. Gli operatori della sala operativa dei vigili del fuoco di Pesaro e Urbino sono riusciti a localizzare in breve tempo la sua posizione. Ad un successivo contatto telefonico i soccorritori hanno chiesto all’escursionista smarrito di attenderli in una posizione ben specifica comunicandogli le coordinate. Decisivo è stato l’intervento di un tecnico del soccorso alpino fuori servizio che si trovava a sua volta nelle vicinanze per un’escursione. E’ stato il primo a raggiungerlo e a tranquillizzarlo sul fatto che, di lì a poco, tutto si sarebbe risolto per il meglio. L’escursionista è stato quindi portato nel più vicino rifugio montano. Si sono anche attivate le squadre di Cagli e la squadra Saf (Speleo Alpino Fluviale) di Pesaro che, in collaborazione con il soccorso alpino, hanno aiutato l’escursionista a raggiungere il fondovalle. Non è stato necessario il trasporto in pronto soccorso perché le sue condizioni sono apparse buone fin da subito ed è riuscito a percorrere a piedi il sentiero senza necessità di ausili. Il suo cane, invece, è stato condotto a spalla per alcuni tratti perché, a causa della neve, del freddo e della stanchezza, risultava stremato. L’operazione si è conclusa in breve tempo quando ancora c’era la luce del sole ad illuminare il percorso e le temperature erano migliori.