ANNA MARCHETTI
Cronaca

Hotel, caccia ai posti letto. Fano ne ha pochi ora vuole aumentarli

Turismo, si cambia: "Chi pensa di trasformare il suo albergo in appartamenti può farlo ma deve allargare in un’altra struttura la capacità ricettiva" .

Il sindaco Serfilippi tra il vice Manocchi e l’assessore al Turismo Santorelli circondati dallo staff che ha condotto lo studio sul turismo a Fano

Il sindaco Serfilippi tra il vice Manocchi e l’assessore al Turismo Santorelli circondati dallo staff che ha condotto lo studio sul turismo a Fano

Rivoluzione nel turismo: via libera al cambio di destinazione d’uso delle strutture alberghiere, da hotel a residenze, senza perdere, però, i posti letto, anzi, se possibile, aumentandoli. In sostanza chi vuole trasformare il proprio albergo in appartamenti potrà farlo purché il numero delle stanze della struttura convertita vadano ad incrementare i posti letto di un altro hotel (nuovo o in ristrutturazione). Questo il vincolo per chi decide di cambiare. Operazione di scambio che si potrà attuare in ogni parte della città: al mare, in centro storico, nei quartieri, in periferia. Questo è uno dei principi alla base del futuro sviluppo turistico di Fano.

Il piano è stato presentato ieri mattina dal sindaco Luca Serfilippi, dagli assessori Loretta Manocchi (vice sindaco e Urbanistica) e Alberto Santorelli (Turismo). Le linee guida, già approvate in giunta, sono frutto di uno studio elaborato da un gruppo di tecnici del Comune. Tra le novità c’è anche la previsione di strutture ricettive innovative come i condhotel (camere d’albergo e appartamenti privati) e i glamping (campeggi di lusso, anche sul mare). "Inutile fare tanti incontri e convocare tavoli – ha commentato il sindaco Luca Serfilippi – se poi non crescono i turisti e non aumentano le infrastrutture. Il nostro obiettivo è attrarre investitori per rafforzare il sistema ricettivo cittadino".

I dati raccolti parlano chiaro: Fano ha solo 33 hotel con 2036 posti letto, contro Pesaro che ne ha 51 con 5591 posti letto e Senigallia che arriva a 79 alberghi e 6790 camere. Per Fano le cose vanno meglio nel settore dei campeggi e dell’extra alberghiero. I campeggi, infatti, sono 11 con 5456 posti, e questo ci posiziona dietro Senigallia che di strutture ne ha 15, seppure con un numero di posti minore (4549), ultima Pesaro con solo 5 camping. Fano spicca rispetto alle dirette concorrenti nell’extra alberghiero (B&B ed agriturismi) con 157 strutture e 1890 posti letto, ma complessivamente la maggiore ricettività è assicurata da Senigallia con 15.853 posti letto, Fano è seconda con 11.106 posti letto, terza Pesaro che ne ha 10.541.

"È fondamentale – ha sottolineato l’assessore Santorelli – risolvere il problema della mancanza di posti letto negli alberghi e attrarre nuovi investimenti, anche da operatori nazionali. La destagionalizzazione è un passaggio cruciale per attirare turisti del settore culturale, sportivo e del business: gli alberghi devono puntare a restare aperti il più possibile durante l’anno. Questo non significa chiedere alle famiglie che gestiscono gli hotel di lavorare 365 giorni, ma creare le condizioni per nuovi investimenti".

"Vogliamo semplificare – ha chiarito l’assessore all’Urbanistica Manocchi – il cambio di destinazione d’uso per la ‘residenza’ di strutture alberghiere o residenze turistico-alberghiere, garantendo sempre la capacità ricettiva complessiva, ossia il numero di posti letto, degli edifici interessati alla trasformazione. Questo sarà possibile attraverso Piani di recupero o Piani particolareggiati di iniziativa privata. Interverremo sulla normativa urbanistica all’interno del Prg, così da favorire i processi di riqualificazione e ampliamento".