Il ‘Piadamarina’ ritenuto abusivo La Capitaneria ordina: va rimosso

Il locale è davanti al circolo Canottieri al porto. I permessi oggi considerati illegittimi vennero dati da un comandante, Aurelio Caligiore, che ora ha il grado di ammiraglio. Una vicenda che fa discutere

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L’ultimatum dalla Capitaneria è arrivato un paio di settimane fa: fine della concessione per mancanza di licenze edilizie per cui il locale ‘Piadamarina’, una specie di container ancorato a terra, dovrà essere rimosso a stretto giro di posta. Ai titolari di questo locale, fra l’altro frequentatissimo non solo dai giovani, non resta altro che alzare le tende e andarsene lasciando libero lo spazio demaniale che occupavano. Per chi non lo sapesse il ‘Piadamarina’ è una specie di locale ‘volante’ con tanto di veranda scoperta, che è davanti al circolo Canottieri lungo il molo che porta al ‘Moloco’ ed accanto alla casa del farista. E’ lì da ormai 16 anni ed i permessi sono stati dati a suo tempo da un comandante della Capitaneria, Aurelio Caligiore, che oggi porta il grado di ammiraglio. Ma ora vengono dichiarati illegittimi. Nella sostanza la Capitaneria sostiene che quell’atto non rispetterebbe i criteri di legge e quindi la struttura a questo punto sarebbe un abuso edilizio, situazione questa che presuppone anche una denuncia penale. Per questo ragione, il responsabile del Demanio avrebbe inviato una lettera al titolare della concessione per avvertire che è stato revocato il permesso e quindi quello spazio dovrà tornare come era 16 anni fa.

Su questa vicenda tutti parlano ma nessuno si vuole sbilanciare. Sta comunque di fatto che questo locale che è frequentato non solo dai giovani, sia nelle ore centrali che nella tarda serata, dovrà essere abbattuto per cui nel giro di un paio di settimane questa piadineria (ma non solo) non esisterà più.

Essendo un problema legato alla concessioni demaniali e quindi fuori dall’ambito dell’amministrazione comunale, il Palazzo di piazza del Popolo ufficialmente guarda e osserva. Ufficiosamente non si sa.

Fra l’altro i tecnici impegnati nell’ambito dell’area portuale fanno rilevare che se il criterio adottato per il ‘Piadamarina’ viene esteso a tutta l’area, resta in piedi poco o nulla dell’attuale panorama del bacino, perché non essendo mai stato approvato nessun piano regolatore, tutto è fondamentalmente abusivo. Molti vedono in questa storia una similitudine con i due blocchi di appartamenti che dovrebbero sorgere nell’area dell’ex consorzio agrario. Storia quest’ultima che è rimandata alla fine di ottobre quando i periti nominati dal tribunale dovrebbero depositare le loro relazioni tecniche su questo cantiere che è ormai fermo da poco meno di un anno.