"La bici è mia", ma non gli credono: condannato

Aveva detto di essersi solo ripreso la bici che gli avevano rubato. Peccato che non sia riuscito a dimostrarlo. E alla fine è passato lui, giovane pesarese di origini straniere, da ladro di biciclette. A processo per furto, ieri è stato condannato a 6 mesi di reclusione e 300 euro di multa dal giudice Tetto. Che ha avuto la mano più pesante dello stesso pm Giusi Aluigi, la quale aveva chiesto una pena a 3 mesi di reclusione.

L’episodio risale a un anno e mezzo fa. Secondo l’accusa, l’imputato ha rubato la due ruote chiusa con un lucchetto e parcheggiata davanti a un negozio di Kebab in via Curiel. Ed è stato proprio il titolare della kebabberia a notare quel giovane che trafficava sulla bici.

Nel frattempo è saltato fuori il proprietario, anche lui straniero, il quale è corso dai carabinieri a fare denuncia. Ma anche il sedicente padrone ha sporto denuncia, rivendicando la legittimità del suo gesto. Non gli ha creduto nessuno. Non ha avuto la bici e si è preso una condanna.