"Una giunta autoritaria che punta ad occupare ogni spazio politico, sprezzante delle minoranze e poco attenta alla parità di genere". I consiglieri, comunali e regionali, di centrosinistra scatenati contro la giunta Serfilippi che con un "blitz" ieri sera ha portato in consiglio comunale il regolamento per l’istituzione dei consigli di quartiere: ne nasceranno 10, ciascuno con 20 consiglieri. E sono proprio le modalità di scelta dei consiglieri di quartiere (5 mediante estrazione, gli altri 15 su voto segreto del consiglio comunale) che non convincono le forze d’opposizione. "Noi della minoranza per essere rappresentati nei consigli di quartiere – commenta Cristian Fanesi, Pd – possiamo solo affidarci alla Dea della Fortuna: il centrodestra li ha trasformati in uno strumento di controllo politico del territorio". "Se in sette giorni Dio ha creato il mondo – incalza il segretario del Pd Fano e consigliere regionale Renato Claudio Minardi – nello stesso tempo il sindaco Luca Serfilippi ha messo le basi della dittatura: la democrazia è un’altra cosa". Vano il tentativo dell’opposizione di richiedere il rinvio della discussione del regolamento al prossimo consiglio comunale del 30 ottobre. "I capigruppo erano d’accordo – aggiunge Francesco Panaroni di M5S – ma in giunta hanno detto no. Così i consigli di quartiere saranno occupati da ‘trombati’ e da persone vicine al centrodestra mentre saranno esclusi tutti coloro che vogliono partecipare alla vita della città senza etichette politiche".
Per Stefano Marchegiani (La Fano che vogliamo) "è mancata la consultazione democratica, non è stato coinvolto neppure il terzo settore e alle nostre richieste di chiarimento l’assessore Alberto Santorelli si è pure alterato". La consigliera del Pd Sara Cucchiarini parla di vero "machismo" da parte della giunta Serfilippi "incapace di dialogo e confronto". "Hanno un modo di fare arrogante – secondo la collega di Fano Cresce, Ippolita Bonci Del Bene – che inibisce ogni forma di collaborazione". "La scelta del 75% dei consiglieri di quartiere senza alcuna tutela della minoranza – afferma l’esponente del Pd Dimitri Tinti – è contro lo Statuto comunale. Non hanno coinvolto le forze politiche d’opposizione ma neppure i sindacati, parrocchie, istituzioni educative e i terzo settore". Dura la replica di Santorelli: "Le critiche sono pretestuose e strumentali e sono arrivate ancora prima di discutere la delibera in consiglio comunale". Ieri sera sono stati comunque presentati 24 emendamenti: 23 dell’opposizione e uno da del consigliere di maggioranza Davide Delvecchio.
an. mar.