
La cooperativa agricola, con sede a Isola del Piano, ha primeggiato tra le piccole e medie imprese nel premio europeo Eu Organic Award. Il presidente: "Frutto di anni di lavoro, formazione e innovazione" .
Viene dalla nostra provincia il miglior produttore di pasta bio d’Europa. La Cooperativa Agricola Gino Girolomoni di Isola del Piano, a due passi da Urbino, ha trionfato nel prestigioso premio EU Organic Awards nella categoria dedicata alle piccole e medie imprese di trasformazione di alimenti biologici. Ieri a Bruxelles, in occasione della Giornata europea del biologico, Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Cooperativa, accompagnato dalla sorella Maria, responsabile comunicazione e pubbliche relazioni dell’azienda, ha ritirato il premio.
"Questo riconoscimento è per noi motivo di orgoglio - spiega Giovanni Battista Girolomoni -. È il frutto di anni e anni di lavoro, formazione, innovazione, ricerca ed investimenti importanti fatti nel campo del biologico con l’obiettivo di produrre una pasta buona, di qualità e sostenibile. È la riprova del successo di questo modello agricolo e produttivo, formato da agricoltori riuniti in cooperativa per valorizzare i propri raccolti in modo equo e sostenibile per tutti. Oggi tutto questo è riconosciuto dall’Unione Europea che ci certifica come l’eccellenza nel nostro settore. Ringrazio i miei genitori che più di 50 anni fa hanno creduto e dato vita a questa realtà, e tutti coloro che per decenni e ogni giorno contribuiscono al miglioramento della nostra organizzazione, fondata sui principi del rispetto per la terra, valorizzazione del lavoro e promozione dell’agricoltura biologica".
La Cooperativa Agricola Gino Girolomoni è la prima azienda italiana a vincere l’EU Organic Awards in questa categoria ed è l’unica realtà cooperativa biologica in Europa a gestire tutto il processo di produzione della pasta, dal seme al piatto. Proprio qui, nel 1971, Gino Girolomoni, pioniere del bio in Italia, avviò l’esperienza agricola, oggi portata avanti con passione dalle centinaia di soci agricoli e dai collaboratori della Cooperativa. Dal 2012, anno della morte di Gino, la Cooperativa agricola marchigiana è rimasta coerente con la sua visione e al tempo stesso si è evoluta esportando i suoi prodotti in 30 paesi. In 12 anni il personale è raddoppiato, passando da 35 a 70 dipendenti; da 70 gli agricoltori coinvolti sono diventati quasi 500; dai 1.500 ettari coltivati a cereali si è arrivati a oltre 8mila; i quintali di grano trasformati in pasta sono 120mila e la produzione, partita da 40mila quintali, ha raggiunto gli oltre 80mila all’anno.
Andrea Angelini