La Vis beffata al terzo minuto di recupero. Diakite dà a Sassari altri tre punti in extremis

Torres pericolosa a ripetizione in avvio di partita, Pesaro colpisce la traversa con Karlsson a fine primo tempo, ma paga l’ultimo episodio .

La Vis beffata al terzo minuto di recupero. Diakite dà a Sassari altri tre punti in extremis

La Vis beffata al terzo minuto di recupero. Diakite dà a Sassari altri tre punti in extremis

Torres

1

Vis Pesaro

0

Torres (3-4-1-2): Zaccagno; Idda, Antonelli, Dametto; Zecca, Giorico, Cester (1’ st Scotto), Zambataro; Mastinu (39’ st Masala); Fischnaller (50’ st Rosi), Ruocco (32’ st Diakite). All. Greco A. A disp. Garau, Nunziatini, Goglino, Kujabi, Lora, Verduci, Pinna, Siniega, Petriccione.

Vis Pesaro (3-4-2-1): Neri F.; Rossoni, Zagnoni, Neri G.M. (50’ st Molina); Mattioli, Di Paola, Rossetti, Peixoto (13’ st Iervolino); Karlsson, Pucciarelli (32’ st Mamona); Nicastro. All. Banchieri. A disp. Polverino, Tonucci, Nina, Pecile, Ceccacci, Loru, Foresta, Gulli, Da Pozzo.

Arbitro: Mirabella di Napoli.

Rete: 48’ st Diakite.

Note – Pomeriggio ventoso, tappeto erboso in discrete condizioni; spettatori 3.662 (una ventina da Pesaro); ammoniti Neri G.M., Fischnaller, Giorico, Diakite e l’allenatore Banchieri; espulsi 47’ st il vice allenatore della Vis Renzoni, 50’ st Petriccione; angoli 9-2; recupero 0’ + 5’

Cose già viste, purtroppo, in questo campionato di delusioni cocenti. I gol incassati in zona Cesarini (7). I gol su palla inattiva, costati punti sanguinosi: Arezzo, Pineto, Pontedera, Torres, solo per citare gli ultimi episodi. Come all’andata, agli sgoccioli del recupero: allora Fischnaller, stavolta il subentrato Diakite. Al Vanni Sanna finisce come da tradizione (10 sconfitte in 15 gare), e la classifica che adesso fa veramente paura, con il lento scivolamento verso il basso che concentra le marchigiane in una lotta fratricida. La Vis che perde anche le partite in cui meriterebbe ben altro (appena un punto conquistato nelle ultime 6) accusa evidentemente uno stato mentale. Ed è la cosa più preoccupante. A Sassari gli uomini di Banchieri disputano una gara di grande applicazione. A lungo aggressiva, soprattutto nella pressione sulla costruzione dei sardi, a tratti coraggiosa. Leonina nella difesa dei palloni in area, fino al minuto fatale. Molto sfortunata sul finire della prima frazione, quando Karlsson in area si scrolla di dosso i centrali e vede il suo destro schiantarsi sulla traversa (4° legno personale).

Dov’è allora il problema? E’ che dall’80’ in poi i biancorossi si fanno schiacciare (gli ingressi di Scotto e Diakite alzano il potenziale dei sardi), fioccano i palloni in area e l’ultimo corner risulta esiziale: una serie di blocchi libera Diakite per l’incornata sul primo palo, con Karlsson e Rossoni a rimproverarsi di aver subìto il tagliafuori. Tutto il buono di una partita di spessore, a lungo giocata alla pari se non meglio, vanificato da un episodio. Tutte le parate di Filippo Neri (almeno 4 quelle decisive) inutili. Aver concesso l’arma preferita alla vicecapolista, specialista in assalti finali (8 reti segnate negli ultimi minuti) è l’errore che la Vis ha pagato a carissimo prezzo. Il progressivo ritrarsi nel fortino testimoniato da un dato; nessun tiro in porta nella ripresa, giusto un tentativo di Pucciarelli a lato. La produzione offensiva rossoblù di fatto si concentra nella fase iniziale (conclusioni di Fischnaller, Ruocco e Zecca sventate dal portiere vissino) e nei 10’ finali. La Vis, orchestrata da Di Paola, riempie il resto creando nel primo tempo occasioni gol per Pucciarelli (girata a lato), Nicastro (idem) e Karlsson (traversa). Il secondo tempo risulta però più avaro, perché se i biancorossi avevano saputo creare la superiorità numerica sulla fascia sinistra (asse Peixoto-Pucciarelli), le mosse di Greco (come all’andata) danno più profondità ai locali e l’ingresso di Iervolino (in luogo del portoghese) non serve a far da argine. Dopodiché, con i sardi sbilanciati, il nuovo entrato Mamona spreca due allettanti contropiedi e la Vis si consegna al rischiosissimo finale. I quasi 40 punti di differenza non si sono visti. La cura dei maledettissimi dettagli sì. La Vis avrebbe bisogno ora di uno strappo forte: la Lucchese al Benelli, giovedì prossimo, è probabilmente l’ultima chance.