REDAZIONE PESARO

La Vis cerca l’impresa nella tana della Spal. I biancorossi non l’hanno mai espugnata

La scorsa stagione, la squadra di Banchieri ha masticato amaro. Era la prima giornata e avrebbe pesato mentalmente sulle successive .

L’entusiasmo della Spal. La Vis vuole compiere un’altra impresa

L’entusiasmo della Spal. La Vis vuole compiere un’altra impresa

In casa Spal la notizia più stuzzicante è il presunto interessamento di Massimo Moratti per la società. Molto presunto. Tant’è che all’entusiasmo di qualcuno si contrappone lo scetticismo di molti, visto che non c’è alcun indizio di una effettiva trattativa tra le parti. Un entusiasmo vero, invece, quello per le tre vittorie consecutive, è stato gelato dal clamoroso tonfo di Pontedera (5-1). Un rovescio del genere, su piazze simili sarebbe costato il posto all’allenatore, ma Dossena rimane al suo posto: un po’ per motivi economici, un po’ perché è legatissimo al diesse Casella. La lunga lista degli infortunati nelle file biancazzurre, da tempo in doppia cifra, potrebbe vedere sabato qualche recupero. A partire da Bassoli per puntellare una difesa disastrata; probabilmente Karlsson e Arena per la panchina. L’ex Vis è fermo da un po’ (recidiva al polpaccio) e non ha ancora inciso: ininfluenti i suoi due gol.

Curiosità: quella di sabato a Ferrara è per la Vis la gara numero 2.800 di campionato. Quel che più conta, è una opportunità per alimentare il momento magico, su un campo dove non ha mai vinto. E quando ha perso, come la scorsa stagione, ha masticato amaro. Era la prima giornata, e avrebbe pesato mentalmente sulle successive. Biancorossi di Banchieri propositivi, poi nella ripresa l’episodio decisivo: gol regolare annullato a Sylla e sulla ripartenza vissini sbilanciati e autogol di Tonucci. Al ritorno, altra beffa crudele, col pareggio degli emiliani al 94’ ancora su autogol, stavolta di Peixoto. Che è un po’ una costante di questa sfida, visto che un’altra volta la Vis aveva visto sfumare la vittoria allo scadere: 1969-70 Vis-Spal 1-1, autogol di Bei al 90’ a vanificare la rete di Eusebi.

Quell’edizione, sul finire dei Sessanta (2-0 all’andata al debutto, e un grave infortunio al regista Cantone che l’avrebbe tenuto fuori tre mesi), in panchina manco a dirlo Becchetti, è stata la prima. Il flusso di giocatori andata e ritorno, c’è sempre stato: tra i primi Rino Comizzi, arrivato alla Vis dalla Spal nei Cinquanta e poi recordman di presenze. Dieci in totale le sfide, tutte fra C, C1 e C2: allo stadio Mazza ci sono altre due sconfitte brucianti: quella del ’97-98, in C2, col vantaggio di Stefano Protti vanificato dalla rimonta firmata Giorgio e Cancellato); e quella dell’87-88, in C1, quando non bastarono i gol di due fenomeni come Perotti e Cangini (doppietta) per il 4-3 finale. Le due squadre arrivarono quasi appaiate a fine stagione, in quella che rimane con l’8° posto l’annata di riferimento in casa pesarese e che i ragazzi di Stellone possono migliorare. Mai era successo di presentarsi agli estensi con un simile vantaggio. Consuntivo: 4 vittorie Spal e un pari al Mazza (lo 0-0 del 2005); una vittoria Vis (1-0 firmato nel ’98 da Cecchi, il libero acquistato da due munifici tifosi per 16 milioni), e 4 pari al Benelli.

Biglietti. Il mancato via libera alla vendita dei tagliandi per i pesaresi, a breve distanza dalla partita, fa temere che il settore ospiti dello stadio Mazza sabato (ore 17,30) possa rimanere sbarrato. Gli scontri tra tifosi contro la Lucchese non sono certo estranei.