TIZIANA PETRELLI
Cronaca

L’assessore Santorelli ha detto sì. A celebrare il sindaco Serfilippi

Nella sala della Concordia sobria cerimonia con gli amici più stretti poi un brunch conviviale.

Nella sala della Concordia sobria cerimonia con gli amici più stretti poi un brunch conviviale.

Nella sala della Concordia sobria cerimonia con gli amici più stretti poi un brunch conviviale.

di Tiziana PetrelliIeri mattina, nella suggestiva sala della Concordia della residenza comunale di Fano, l’assessore Alberto Santorelli ha detto "sì" alla sua compagna Ramona Consolini. Nonostante la delega ai grandi eventi, Santorelli ha optato per una cerimonia sobria, circondato dall’affetto degli amici più stretti.

A celebrare il matrimonio è stato il sindaco Luca Serfilippi, che, con un tocco di ironia, ha osservato come, dopo questa cerimonia, resterà l’unico membro della giunta comunale a non essere ancora convolato a nozze. Durante il suo discorso, il sindaco ha voluto offrire un momento di riflessione, leggendo un passaggio dal libro "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach. Le parole scelte hanno posto l’accento sulla "felicità racchiusa nelle piccole cose" e sulla delicatezza che caratterizza un amore autentico. La cerimonia è stata semplice e raccolta, in linea con lo stile scelto dagli sposi.

Una giornata, sobria ma sentita, che ha visto la partecipazione degli amici più stretti, dei colleghi e dei compagni di partito della Lega, che hanno condiviso con gli sposi questo importante traguardo di coppia.

Le fedi, simbolo del loro impegno reciproco, sono state portate con grazia e dolcezza dalle figlie Gaia e Iole, aggiungendo un tocco di tenerezza al momento.

Ramona Consolini, con un abito sobrio ed elegante, e Alberto Santorelli, visibilmente emozionato, hanno condiviso questo passo importante della loro vita in un clima intimo e poco ufficiale. La scelta della data, ricca di significato, ha conferito un ulteriore valore simbolico alla giornata. Dopo la cerimonia, gli invitati si sono spostati al ristorante Al 26 per un brunch conviviale, dove l’atmosfera rilassata e calorosa ha permesso a tutti di celebrare in modo informale la felicità degli sposi. Tra brindisi e goliardia. Un matrimonio che, senza ostentazioni, ha saputo mettere al centro i valori della semplicità e degli affetti sinceri, piuttosto che quelli della propaganda politica.