REDAZIONE PESARO

Le mani sul vecchio Prg. Primo passo del Comune: "Sarà un cambio di visione"

Saranno assegnate ai tecnici le analisi preliminari: previsti 300mila euro "Pensiamo la città per aree tematiche e quindi come possibili zone di sviluppo".

Saranno assegnate ai tecnici le analisi preliminari: previsti 300mila euro "Pensiamo la città per aree tematiche e quindi come possibili zone di sviluppo".

Saranno assegnate ai tecnici le analisi preliminari: previsti 300mila euro "Pensiamo la città per aree tematiche e quindi come possibili zone di sviluppo".

Si parte con la revisione del vecchio piano regolatore che risale al 2001. Lo strumento urbanistico, per capirsi, che per ‘distrazioni e refusi‘ ha generato il caos dell’area dell’ex consorzio agrario al porto. Quel pasticcio che aveva fatto mettere sul piatto come riparazione, da parte del Comune, anche l’area davanti della palestra davanti a villa Marina che ora viene nuovamente messa sul mercato visto che i piani dell’Inps su tutto il complesso si sono arenati. Uno strumento, quello del 2001, con previsioni mai andate in porto come tutta l’area che corre dietro alla Coop di via Miralfiore. Ed anche quel piano regolatore che ora ha messo in moto tanti privati – il caso delle torri di Muraglia – che hanno presentato i piani in Comune per non perdere le cubature previste, generando anche un mare di proteste.

Ed una delle cose più delicate che avrà il sindaco e relativi essessori, "sarà proprio quella di andare ad intrecciare quelle che erano le previsioni del vecchio Prg con il nuovo, che ora si chiama Pug, piano urbano generale – dice il sindaco Andrea Biancani –. E questo sarà uno dei passaggi più delicati di tutta l’operazione".

Ma dietro questo nodo di non poco conto, anche un cambio di prospettive sotto il profilo urbanistico. "Perché ci sarà un cambio di visione nelle scelte – continua il primo cittadino –. Pensiamo la città per aree tematiche e quindi come possibili zone di sviluppo. Ma non ci saranno già delle previsioni in termini di cubature perché poi quelle saranno definite quando verranno presentati i progetti". Un Comune comunque che non può andare avanti in questa revisione territoriale con il ‘fai da te’ "perché non abbiamo le forze interne". Per mettere in moto tutta la macchina, l’amministrazione ha vinto un bando regionale di 300mila euro ed altri 150mila euro li ha messi sul piatto lo stesso Comune.

A cosa serviranno questi soldi? Il primo step sarà il bando per individuare il soggetto – domande entro il 20 di questo mese – "che realizzerà le analisi geo-morfologiche e geologico-tecniche; studi idraulici, del patrimonio storico, archeologico, compreso l’aggiornamento del censimento degli edifici extraurbani e rilievo del consumo di suolo", dice l’assessore Andrea Nobili. Il secondo step sarà il bando per individuare gli urbanisti che saranno incaricati di rivedere e progettare la Pesaro del futuro.

Ma prima di questo passaggio "è nostra intenzione – continua il sindaco – nelle prossime settimane iniziare a confrontarci con tutti gli ordini professionali e capire le loro esigenze, ma una fase per noi importante sarà anche quella del confronto con tutti i rappresentanti dei consigli di quartiere. Vogliamo avere un panorama più ampio possibile di quelle che sono le aspettative della città". Quando finirà la fase di avvicinamento al nuovo piano regolatore, che ora si chiama Pug? "Speriamo di concludere il percorso, compresa l’individuazione dei tecnici, tra un anno e mezzo. Vogliamo correre ma non so se ci riusciremo", conclude Biancani.

m.g.