Le Marche dei borghi. Cultura ed enogastronomia. Arrivano più stranieri

Le Marche si preparano ad accogliere il 10% in più di turisti nonostante una Pasqua tardiva. Il meteo sarà determinante per l'over booking, con il mare che perde terreno a favore dei borghi e delle città d'arte. Le strutture alberghiere concentrano l'attività nei periodi di vacanza per garantire la sostenibilità. I prezzi per pranzi e pernottamenti variano dai 35 ai 120 euro. Musei e ristoranti dell'entroterra registrano un forte interesse.

Le Marche accoglieranno il 10% di turisti in più nonostante la Pasqua bassa. Questa, infatti, frena le aperture, soprattutto al mare a favore dei borghi e delle città d’arte. Ma la vera incognita è il meteo. Sarà il sole a decretare l’over booking.

Nel 2023 la Pasqua era arrivata dieci giorni dopo con 91.627 presenze turistiche nelle Marche dal 7 al 20 aprile, di cui oltre 11mila stranieri.

Chi sceglie il mare lo fa anche con lo scopo di sondare il terreno per le vacanze estive, i borghi invece attirano per l’offerta culturale ed enogastronomica. "Non tutte le attività hanno aperto, chi lo ha fatto sta ricevendo buone prenotazioni. Nella Riviera del Conero si è vicini al tutto esaurito – spiega Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali –. La costa è molto apprezzata. Le zone interne hanno molte richieste, ma bisogna fare in modo di collegare le varie mostre e quindi andava fatta più promozione. A livello regionale c’è il problema dei collegamenti. Secondo un nostro sondaggio, comunque, i dati sono rosei".

"Le stime indicano un aumento di turisti stranieri, circa un 3% in più – commenta Sandro Assenti, presidente di Confesercenti Marche –. I benefici maggiori a livello di presenze saranno nelle città che hanno a che fare con patrimonio artistico e culturale, così come i borghi che sono in crescita in tutta la regione. C’è un po’ di stanchezza da parte della domanda italiana, complice anche l’aumento dei prezzi. La media è di due giorni per il pernottamento, sia nei borghi che al mare".

Strutture alberghiere non ancora aperte, una questione di numeri come spiega Luca Giustozzi di Federalberghi Marche: "La nostra regione è attrattiva, dall’entroterra alla costa. Molte strutture per garantire la sostenibilità concentrano l’attività nei periodi di vacanza. Questo è diverso per gli hotel aperti tutto l’anno ed è comunque un dato che varia in base al posizionamento e alla tipologia. Per la Pasqua grazie all’entroterra, le colline, i borghi e i musei le Marche sono interessanti, anche per chi alloggia sulla costa".

Abbiamo fatto un giro per conoscere i prezzi di pranzi e posti letto. La Pasqua, rispetto al Natale, predilige un menù alla carta. Non fisso. Soprattutto per la Pasquetta. I costi vanno dai 35 ai 70 euro tutto compreso. Un po’ più bassi in agriturismi e locali dell’entroterra. Una notte in una matrimoniale costerà circa 70 euro in un tre stelle e 120 per una struttura di categoria superiore: consultando il portale di Booking, l’83% dei posti letto nelle 914 strutture inserite sono occupati nelle date 8-11 aprile. Anche i musei, da Pesaro e Urbino fino ad Ascoli Piceno, saranno aperti, e questi hanno un forte appeal verso i turisti, che quindi hanno puntato l’ago della scelta verso i borghi. "Molti ristoranti dell’entroterra sono al completo da settimane e se avessero avuto il doppio dei posti, li avrebbero occupati", conclude Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche Nord. Diverso a Pesaro con il traino della Capitale della Cultura, dove i 32 hotel aperti sui 52 presenti sono praticamente pieni.