ROBERTO DAMIANI
Cronaca

L’inizio della valanga. Il verde mai visto di piazzale D’Annunzio e le parole di Esposto

"Adesso su due piedi faccio fatica a rispondere, mi prendo un appunto". Partì così la nostra inchiesta che ha portato poi ai clamorosi sviluppi giudiziari.

Il casco di Valentino in piazzale D’Annunzio fatto passare per manutenzione del verde

Il casco di Valentino in piazzale D’Annunzio fatto passare per manutenzione del verde

e Antonella Marchionni

Manutenzione del verde, eravamo partiti da lì. Era il 16 luglio e i pezzi del puzzle che avevamo trovato erano solo due. Uno era la determina sulla manutenzione del verde in piazzale d’Annunzio che assegnava 53.802 euro ad un’associazione culturale pressoché sconosciuta. Di Opera maestra e di Stefano Esposto con la sede in un condominio di via Pastrengo 5, a Pantano, non avevamo mai sentito parlare. E che la manutenzione del verde era, in realtà, l’acquisto del "cascone" di Valentino Rossi, ancora non lo sapevamo. L’altro pezzo del puzzle che avevamo era il fatto che, a quella stessa associazione, erano appena stati assegnati dal Comune 50mila euro come contributo per l’organizzazione del Palio dei bracieri. E allora abbiamo telefonato a Stefano Esposto per chiedergli cosa ci avesse fatto con i 53mila euro per la "riqualificazione di aree verdi in Piazzale D’Annunzio" (visto che di verde, in quell’area, tutto sommato ce n’è poco). E’ stata l’unica volta che ci ha risposto al telefono su questa faccenda ma ancora "Affidopoli" era un termine che non era stato coniato. "Signor Esposto, alcuni lettori ci hanno fatto notare che in Piazzale d’Annunzio di verde ce n’è poco e, con questo caldo, tutto quel cemento diventa rovente. Come sono stati spesi gli oltre 53mila euro che avete ricevuto nel 2022 con la determina 1615 riferita ai lavori di manutenzione straordinaria di Piazzale d’Annunzio con riqualificazione aree verdi?" E la risposta fu: "Adesso su due piedi faccio fatica a rispondere dovrei andare a rivedere le carte però mi prendo questo appunto vado a fare un sopralluogo e cerco di capire l’entità della cosa". E allora avevamo chiesto ancora: "Se lo ricorda di questa somma che ha ricevuto?". Se lo ricordava: "Sì certo, qualcosa è stato fatto devo andare sicuramente a rivedere le carte. Sono passati due anni".