REDAZIONE PESARO

Lo strano caso della pietra fosforica diventa uno show alla Maddalena

Si intitola "La Meraviglia" e debutta in prima nazionale alla Chiesa della Maddalena venerdì alle 21.

"La Meraviglia – Lo strano caso della pietra fosforica" di Sonia Antinori debutta in prima nazionale al Maddalena Centro Arti Performative di Pesaro nell’ambito delle iniziative di Pesaro2024. Venerdì alle 21, infatti, si avrà la possibilità di assistere a questo spettacolo, già narrato nelle cronache bolognesi del 1602: in quell’anno, Vincenzo Casciarolo, un calzolaio bolognese, raccogliendo pietre nei calanchi del Monte Paderno per estrarne pigmenti, scoprì la "pietra della meraviglia", una barite dalle straordinarie proprietà fosforescenti.

La scoperta attirò l’attenzione di scienziati e filosofi, tra cui Galileo e Goethe, e alimentò speranze e miti tra alchimisti e cercatori di tesori. In questo cristallo, molti vedevano un simbolo della pietra filosofale, capace di trasformare la materia e rivelare segreti nascosti nelle viscere della terra. In questa versione, l’attrice Carla Manzon si fa interprete di una narrazione che trascende il tempo e lo spazio. Attraverso la sua voce intensa, darà vita a un poemetto visionario, dove lo stupore e la curiosità insiti nell’animo umano si fondono in una ricerca senza confini del sapere. In scena, accanto a Carla Manzon, Tommaso Girardi, componente del collettivo "I Fidanzati della Morte".

La regia di Ruggero Franceschini proietta questa dimensione poetica in una realtà contemporanea e futuribile, dove la scienza assume tratti alchemici e postumani. "Il regista sembra esplodere il concetto di complessità in questo racconto in cui natura, scienza e tecnologia palesano un nuovo umanesimo digitale, reso magistralmente dall’interpretazione di Carla Manzon – sottolinea l’autrice Sonia Antinori –. L’attrice, forte dell’esperienza con alcuni maestri della ricerca teatrale di fine ‘900, si fa tramite di un teatro in cui la parola è impulso primario dell’intera esperienza estetica. Il cesello con cui porge la storia della bambina magica ci spinge a interrogarci sul senso dell’avventura umana, sui suoi limiti e le sue infinite possibilità".

A.Z.