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Marche Multiservizi nel mirino: "Più potere ai soci pubblici"

Alleanza Verdi Sinistra e 5 Stelle chiedono di rivedere i patti parasociali: basta con lo strapotere di Hera

I rappresentanti di Alleanza Verdi Sinistra e dei Cinque Stelle

I rappresentanti di Alleanza Verdi Sinistra e dei Cinque Stelle

Il non detto del documento presentato ieri mattina da Alleanza Verdi-Sinistra e Cinque Stelle al sindaco Andrea Biancani sulla gestione di Marche Multiservizi, è la testa dell’amministratore delegato Mauro Tiviroli. Perché i due partiti che sono in maggioranza ed esprimono anche due assessori (Conti e Frenquellucci), vogliono una revisione dei patti parasociali. Quelli che stabiliscono che l’amministratore della multiservizi sia espressione del colosso bolognese Hera. Società che detiene il 49% contro il 51% del pubblico. Non solo questo: il documento è anche una specie di Rivoluzione Francese perché si chiede anche ad Andrea Biancani, e a tutti i sindaci della provincia, di creare una società totalmente pubblica dove far convergere sia la gestione dell’acqua che dei rifiuti. "Un po’ quello che sta facendo Ancona con un lavoro partito con un sindaco di sinistra e che ora sta proseguendo con uno di centrodestra", dice Gianluca Carrabs dei Verdi. Questo al fine di evitare le gare per la gestione dei servizi da parte delle grandi società del settore. Accanto a Carrabs nella sala del consiglio comunale anche i capogruppo di Avs Adriana Fabbri e quello dei Cinque Stelle Lorenzo Lugli. Con loro anche Luigi Tagliolini, ex assessore all’ambiente in Provincia. Documento in mano ora al sindaco per valutare attraverso i legali se è possibile una revisione dello statuto di Mms. Molti i tasti toccati nel corso della presentazione del documento compreso il fatto "che la società ha generato 11 milioni di utili, 6 dei quali sono finiti a Bologna e non è stato nemmeno previsto un fondo per calmierare le bollette delle persone in difficoltà specie in questo momento molto complicato per le famiglie".

Due i sassi nello stagno: cosa succede se arriva un no su tutto il fronte? Saltano sia la Conti che la Frenquellucci? La risposta è univoca: "Andiamo avanti decisi". Il secondo sasso lo lancia Carrabs quando dice "che su un problema come questo vorremmo conoscere le posizioni non solo del Pd ma anche di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia per capire i rapporti non detti tra i rappresentanti dei partiti e Mms". I punti sono noti perché "l’attuale situazione evidenzia criticità significative che compromettono la governance e il controllo pubblico" si legge nel documento. Perché arriva ora questo documento? Perche si è a scadenza dei patti parasociali tra pubblico e privato "per cui chiediamo di intraprendere tutte le azioni necessarie per rinegoziarli in modo da dar maggior peso al socio pubblico".

Si lancia anche la palla in tribuna perché "il socio pubblico e il socio privato si impegnano a consultarsi preventivamente, entra 30 giorni dalla convocazione del cda per identificare un candidato condiviso". Queste le proposte di Avs e 5 Stelle presentate a Biancani. Ora occorrerà vedere cosa partorira’ la montagna: un topolino con un conseguente terremoto in giunta oppure una ‘rivoluzione’ nella gestione della multiservizi.

m.g.