
Marchegiani certo:: "Siamo uniti e vincenti"
Si è fatto 8mila chilometri per votare Stefano Marchegiani. Roberto Boltri, conosciutissimo in città e che da diversi anni vive nell’ex repubblica sovietica del Kazakistan, ieri pomeriggio "è atterrato" direttamente in piazza XX Settembre a Fano, in perfetto orario per l’appuntamento delle 18: la chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco della coalizione I Progressisti per Fano 2025. "Sono tornato – spiega Boltri – per votare Marchegiani alle comunali e per sostenere la pace in Europa". "Fate votare il candidato sindaco Marchegiani" è stato l’appello rivolto a tutti i presenti dai leader delle forze politiche che compongono la coalizione I Progressisti per Fano 2050. "La prima tappa – ha fatto presente la consigliera regionale M5S Marta Ruggeri – è conquistare il ballottaggio, la seconda è vincere. Noi siamo la vera novità di queste elezioni, al contrario di chi è vecchio e si propone come nuovo". Durissimo, Francesco Panaroni, consigliere comunale uscente e candidato di M5S, contro il candidato sindaco Cristian Fanesi: "Non rappresenta il centrosinistra, nel suo ruolo di vice sindaco è stato l’artefice delle scelte peggiori fatte dall’amministrazione Seri: polo logistico all’ex zuccherificio, convento dei Trappisti a Monte Giove, gradinata allo stadio Mancini, 20 milioni persi per la nuova viabilità". Tiziano Busca del Psi ha invece concentrato la sua attenzione su Luca Serfilippi (centrodestra) "rimandato a settembre sulla sanità perché non conosce la materia. Gli farò recapitare un Bignamino per raggiungere il 6 a settembre". "Chi non ha voluto dialogare con noi (il riferimento è al centrosinistra e alla mancata costituzione del campo largo ndr) – ha ricordato Teodosio Auspici di Ribella – ne pagherà le conseguenze: il migliore candidato è Stefano Marchegiani. Dobbiamo sconfiggere la destra, sarebbe una sciagura se andasse al governo della città". "Noi siamo altra cosa dalla Lega e da Vannacci – ha concluso Marchegiani – la nostra è una alleanza inedita, sperimentale, ma unita". Anna Marchetti