ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Marco Mescolini nuovo procuratore capo a Pesaro: sfide su Affidopoli e reati di violenza

Marco Mescolini assume la guida della procura di Pesaro, affrontando Affidopoli e l'aumento dei reati di violenza.

Marco Mescolini assume la guida della procura di Pesaro, affrontando Affidopoli e l'aumento dei reati di violenza.

Marco Mescolini assume la guida della procura di Pesaro, affrontando Affidopoli e l'aumento dei reati di violenza.

Prende servizio oggi il nuovo procuratore capo del tribunale di Pesaro, Marco Mescolini, 58 anni, originario di Cesena, proveniente dal tribunale di Firenze. Sarà lui a dirigere la procura pesarese dopo il trasferimento di Cristina Tedeschini, passata a coordinare la procura dei minori di Ancona. In questi mesi è stata invece Maria Letizia Fucci a ricoprire il ruolo di procuratrice facente funzione in attesa di Mescolini.

Il nuovo procuratore capo di Pesaro ha coordinato, in veste di pm della Dda di Bologna, l’inchiesta denominata "Aemilia" sulla ‘ndrangheta insediata e ramificata in Emilia Romagna. In seguito era stato trasferito a Reggio Emilia come procuratore capo. Non solo arrivi, ma anche partenze. Il pm Ernesto Napolillo assegnatario, insieme al procuratore capo facente funzione Maria Letizia Fucci, dell’inchiesta su Affidopoli, ha ottenuto il trasferimento a Roma al Ministero della Giustizia, dipartimento amministrazione penitenziaria, in veste di direttore generale dei detenuti e del trattamento della popolazione carceraria. La nomina è arrivata dal Csm, lo scorso 13 novembre.

Marco Mescolini, quindi, conoscerà presto le carte di Affidopoli e, insieme alla collega Fucci, titolare dell’indagine per concorso in corruzione e falso che vede a oggi 5 persone iscritte nel fascicolo, segnerà i nuovi sviluppi. Suo sarà il compito di supervisionare il lavoro investigativo condotto sul campo dalla Squadra mobile della polizia e dalla Guardia di Finanza e conoscere la mole di documenti cartacei e digitali a disposizione della Procura dopo le perquisizioni effettuate lo scorso ottobre negli uffici comunali e nelle abitazioni degli indagati.

Dovrà porre inoltre attenzione sui reati di maltrattamenti e violenze in famiglia che riempiono le aule del tribunale pesarese. I reati disciplinati dal "codice rosso" sono infatti in netta crescita. I reati di violenza sessuale su scala nazionale, negli ultimi due anni, sono aumentati del 35% e i dati locali poco si distanziano. "C’è stato un incremento nel 2024 rispetto al 2023 del 36% di interventi delle forze dell’ordine per questi reati – ha detto il prefetto Emanuela Saveria Greco – che stanno emergendo perché si sta rompendo il muro del silenzio in virtù anche del clamore mediatico. E sono state 16 le misure di vigilanza da me disposte negli ultimi 3 mesi. Un’emergenza sociale".

Attenzione e impegno saranno inoltre necessari per contrastare i reati economici e tributari. Tra le inchieste importanti, ancora non concluse, anche quella per adulterazione del prodotto e frode in commercio che ha coinvolto Fattorie Marchigiane, azienda controllata della Tre Valli Cooperlat. Dopo la chiusura delle indagini, lo scorso 25 ottobre, da parte del sostituto Silvia Cecchi, ora in pensione, si attende la riassegnazione del fascicolo e l’apertura di una seconda decisiva fase, quella in cui il pm che verrà incaricato dovrà procedere alla richiesta di rinvio a giudizio. Si delinea, per alcuni degli indagati, l’ipotesi di un patteggiamento.