Mistero Opera Maestra: "Perché l’incarico? . Costava di meno e poi garantiva Santini"

Silvano Straccini, direttore generale della Fondazione Pescheria, ha risposto alle domande della Commissione atti: "L’importante era il prodotto finito, non sapevamo chi lo avrebbe poi realizzato".

Mistero Opera Maestra: "Perché l’incarico? . Costava di meno e poi garantiva Santini"

Silvano Straccini, direttore generale della Fondazione Pescheria, ha risposto alle domande della Commissione atti: "L’importante era il prodotto finito, non sapevamo chi lo avrebbe poi realizzato".

Silvano Straccini, direttore generale della Fondazione Pescheria, è stato ascoltato ieri pomeriggio dalla commissione controllo atti presieduta dal consigliere di minoranza Marco Lanzi. All’audizione era presente anche il presidente della Fondazione e assessore alla cultura Daniele Vimini che verrà però ascoltato in una delle prossime convocazioni. "Abbiamo chiesto al direttore della Pescheria – racconta Marco Lanzi - di illustrarci la vicenda dell’affidamento dell’incarico a Opera Maestra per la realizzazione di 14 totem tridimensionali in polistirolo a forma di cuore di Pesaro2024. Gli abbiamo chiesto perché, l’incarico a svolgere quel lavoro, sia stato affidato ad un’associazione culturale e non ad un’azienda vera e propria. Per noi questo rimane un aspetto oscuro. Ci chiediamo come sia stato possibile, per una no-profit senza dipendenti, aver realizzato quel lavoro. Ci domandiamo anche che tipo di garanzie in più abbia dato Opera Maestra rispetto alle altre due aziende, imprese in piena regola, che avevano inviato preventivi per svolgere quello stesso lavoro. Silvano Straccini ci ha risposto che la garanzia era Massimiliano Santini che da tempo era coordinatore degli eventi per il Comune di Pesaro. Ci ha detto che era stato lui a proporre Opera Maestra per la realizzazione di quel lavoro. Oltretutto, ci ha detto Straccini, il preventivo presentato dall’associazione culturale era quello che riportava la proposta più vantaggiosa. Ma a chi, esattamente, Opera Maestra si sia poi rivolta per l’esecuzione materiale del lavoro per noi rimane un vero e proprio buco nero. A questo proposito Straccini ci ha detto di non sapere chi abbia materialmente fatto il lavoro e che, dopo la consegna dei totem nei tempi previsti, l’associazione è stata regolarmente pagata. L’importante, ci ha riferito il direttore della Fondazione, era il prodotto finito e ha aggiunto che loro non erano tenuti a sapere chi poi lo abbia in effetti realizzato".

Opera Maestra ha avuto l’incarico di realizzare quei totem da parte della Fondazione Pescheria in base al documento n. 5 del 26 maggio 2023 dietro corrispettivo di 39.833 euro. L’incarico era stato affidato ad Opera Maestra dopo "un’indagine informale – si legge nel documento della Fondazione - mediante richiesta di preventivo agli operatori economici locali del settore di riferimento" e, a tal proposito, erano stati esaminati tre preventivi. Quello da 2.425 euro a totem, era stato presentato dall’associazione culturale Opera Maestra (senza Durc, senza dipendenti e senza iscrizione Inps o Inail ) in data 11/04/2023 ed era quello che presentava la cifra più bassa. Gli altri due, invece, erano stati presentatai da due aziende vere e proprie: uno il 19/03/2023 con offerta al prezzo unitario di 5.500 euro e l’altro, del 20/03/2023, da 6mila euro.