REDAZIONE PESARO

Morti sul lavoro: la protesta. La piazza come un maxi cimitero. La Uil: "Ci porteremo 146 bare"

È il numero delle vittime marchigiane. "La capitale della Cultura diventerà per un giorno quella della sicurezza". Oggi la manifestazione. Nei primi sei mesi oltre 2000 infortuni in provincia: "Non sono cifre, ma persone"

La protesta in piazza a Pesaro contro le vittime sul lavoro: 146 bare, tanti quanti sono stati i morti marchigiani

La protesta in piazza a Pesaro contro le vittime sul lavoro: 146 bare, tanti quanti sono stati i morti marchigiani

Pesaro, 25 settembre 2024 – Una distesa di bare. Non al cimitero. Ma in piazza del Popolo, che questa mattina si presenterà come un gigantesco obitorio. Un impatto choccante quello pensato dal sindacato Uil per ricordare i morti sul lavoro. Le bare, che verranno scaricate a partire dalle 5, sono per l’esattezza 146. Perché tante sono le persone che hanno perso la vita negli ultimi cinque anni nelle Marche. "La scelta di Pesaro come tappa regionale – dicono dalla Uil – nasce dal fatto che è Capitale della Cultura e la città diventerà per un giorno anche della sicurezza". Bare in piazza e discorsi in Comune dove verrà illustrato uno studio dell’università di Urbino, fatto con il risarcimento di una causa vinta dalla Uil proprio su un incidente del lavoro. Soldi poi stornati all’ateneo urbinate per fare un quadro dei pericoli che si corrono all’interno delle fabbriche. Quindi dalle 11,30 parte l’iniziativa con un monologo dell’attore marchigiano Andrea Caimmi ("Il giovane favoloso", "Don Matteo") che parlerà proprio del tema della sicurezza nei posti di lavoro. Presenti oltre al sindaco Andrea Biancani la segretaria della Uil nazionale Ivana Veronese e quella regionale Claudia Mazzucchelli. Poi diverse altre autorità locali.

Come testimonial di questa giornata Walter Magnifico ex campionate di basket ed oggi dirigente della Vuelle che dialogherà sul tema con gli studenti dell’istituto Bramante-Genga. Quindi scorreranno le immagine dell’oro olimpico di volley Gaia Giovannini che milita con la Megabox. La campionessa ha presto il suo volto per la campagna Uil, "Zero morti sul lavoro".

Le bare sono 146 come il numero dei morti che ci sono stati in regione negli ultimi 5 anni. Pesaro non è in testa tra le provincie per record negativo, perché il primato spetta ad Ancona, ma è seconda al capoluogo dorico davanti a Macerata, Fermo ed Ascoli. Nei primi sei mesi dell’anno gli infortuni sul lavoro sono stati 2411 nel pesarese in linea con quelli dello scorso anno, e si conta anche un morto, contro i 4 del 2023.

"Poi questi sono i dati Inail ma siamo di fronte alla punta di un iceberg – dicono dalla Uil regionale – perché quelli dei lavoratori in nero, se proprio non sono gravi, non arrivano mai all’ospedale". I settori dove si verificano il maggioro numero di incidenti sono quelli legati alla manifattura e soprattutto nel settore della metalmeccanica; quindi seguono i cantieri edili. Ma risultano molto alti anche gli incidenti che avvengono nell’ambito della ristorazione ed anche nel settore della riparazione di auto e moto. Il punto sugli infortuni è stato fatto nei giorni scorsi proprio in Ancona con il coordinamento del responsabile per la sicurezza Riccardo Morbidelli.

"Questi non sono numeri, sono persone. Famiglie, sogni e vite infrante – dice Maria Grazia Tiritiello della segreteria regionale –. Bisogna agire e cambiare. E’ tempo di garantire la sicurezza su tutti i luoghi di lavoro senza compromessi. E’ tempo di avere più controlli e ispezioni".

m.g.