"Non ci sono i soldi per la frana di Ca’ Vagnino"

L’assessore regionale Aguzzi risponde al consigliere Vitri: "Tutti i fondi ministeriali vanno per la cassa di espansione sul Foglia"

"Non ci sono i soldi per la frana di Ca’ Vagnino"

"Non ci sono i soldi per la frana di Ca’ Vagnino"

La frana di Ca’ Vagnino, lungo la strada provinciale 66, non sarà risanata neanche quest’anno. Lo ha detto l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Stefano Aguzzi, in risposta a un’interrogazione di Micaela Vitri, consigliera regionale del Pd, spiegando che tutte le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per il 2023 saranno impiegate per completare la cassa d’espansione del fiume Foglia a Chiusa di Ginestreto, opera che definisce importante e urgente.

"Il Mase, all’avvio della programmazione delle risorse, ha dato priorità agli interventi le cui progettazioni fossero alla fase definitiva e già finanziate con il Fondo progettazione – spiega –. Tra questi c’è il completamento della cassa d’espansione, per 12,9 milioni di euro, il cui progetto è stato approvato dal Consiglio comunale di Pesaro nel 2018 e aggiornato con decreto del dirigente del Genio civile Marche nord l’anno scorso. Ciò ha assorbito interamente le risorse Mase per le Marche del 2023, 6,7 milioni, necessitando, anzi, di 6,2 milioni di integrazione con fondi della Regione. Pertanto, non si è potuto chiedere il finanziamento di ulteriori interventi, anche se il risanamento di Ca’ Vagnino resta sulla piattaforma Rendis (Repertorio nazionale per la difesa del suolo). Sì, la notizia non è positiva per quest’interrogazione, ma credo che i consiglieri dovrebbero essere contenti che l’intero finanziamento sia stato dirottato su un’opera importante e urgente".

Felice per il completamento della cassa è Vitri, che però si dice delusa dalla risposta: "Se l’assessore trova le risorse per questo, che erano già previste in precedenza, e non trova 500mila euro per mantenere una promessa che fa da tre anni, non so a chi dare la responsabilità. Tra Pesaro e Urbino ha scelto Pesaro: bene, è una scelta, ma parliamo di piccolezze rispetto al costo della cassa. A dicembre 2020 mi disse che avrebbe messo le risorse per Ca’ Vagnino. Stessa cosa a ottobre 2022. Poi ha attribuito le responsabilità alla Provincia, dicendo che non ci fosse il progetto esecutivo, che, invece, il 20 giugno 2022 era stato trasmesso agli uffici regionali. Tra le priorità della Provincia c’erano due zone di dissesto: la frana di Monterolo, a Pergola, che è stata finanziata, e quella di Ca’ Vagnino, vecchia di 30 anni, su cui si continua a mettere stabilizzante mentre servirebbe un intervento risolutivo, che la Regione ha promesso, ma che, a questo punto, ha scelto di non realizzare".

Nicola Petricca