
A sinistra, il rifugio Corsini sommerso di neve. A destra, identico scenario alle Cotaline. In alto, uno scorcio delle piste sul più alto massiccio della provincia
Bianco Natale nell’entroterra pesarese. Una fitta nevicata ha interessato nella prima mattina di ieri un po’ tutto l’Appennino fino a raggiungere a quote elevate l’altezza di mezzo metro. Sin dall’alba si sono mossi all’opera i mezzi spartineve nelle varie arterie che collegano la provincia di Pesaro-Urbino con quella di Perugia. I paesi collinari abituati a questo genere di eventi non si sono fatti trovare impreparati anche se nelle prime ore del mattino sul valico di Bocca Serriola ci sono stati dei disagi sulla circolazione dei mezzi pesanti per via di un grosso articolato che era uscito dalla propria corsia per via del ghiaccio e della neve, la stessa cosa era successa sulla Statale Contessa che collega Cantiano con Gubbio.
Traffico rallentato anche sul valico di Bocca Trabaria. Sempre nelle prime ore della mattina si sono registrate difficoltà anche per salire a Urbino a causa di mezzi senza gomme invernali che hanno rallentato la percorribilità a partire da pochi chilometri dalla città, sia da Pesaro che da Fermignano. Anche gli uomini e i mezzi della Provincia sono stati impegnati in numerosi interventi sulle strade provinciali causa maltempo. Nello specifico c’è stata la rimozione di piante sulle carreggiate della Sp 60 Sanatorio-Candelara, Sp 44 Panoramica San Bartolo, Sp 51 Cesane, Sp 154 Grazie-Ponte Rio, 423 Urbinate (zona Pica) e la Frana di monte sulla Sp 40 Barbanti (Pergola). I mezzi sgombraneve sono entrati in azione a partire dai 450 metri. "La situazione è al momento sotto controllo, grazie all’intervento tempestivo dei mezzi e del personale, al lavoro insieme alle ditte private", ha reso noto il Servizio Viabilità dell’ente di via Gramsci. Gli interventi sono stati coordinati dal dirigente della Viabilità provinciale Mario Primavera.
Ritornando sui monti, sul Nerone il manto nevoso ha già raggiunto e superato i 50 centimetri. "Gli addetti hanno pulito la strada che da Serravalle di Carda raggiunge la vetta del monte - spiegava ieri sera Francesco Martinelli gestore dell’impianto di sciovie e del rifugio Corsini - è stata una bella nevicata, oggi inizieremo a battere le piste sperando di poterle aprire dal 26 dicembre tutti i giorni fino al 6 di gennaio, la neve è già sufficiente per sciare, comunque secondo le previsioni ne dovrebbe scendere ancora".
Anche sul Catria si sono abbondantemente superati i 50 centimetri e si lavorerà per aprire il giorno di Santo Stefano. "Sta nevicando forte - spiega Savio Tamburini socio delle sciovie del Catria - contiamo di aprire dal giorno 26 tutti i giorni". Mezzo metro e oltre di neve anche sul Carpegna. Imbiancati un po’ tutti i paesi collinari, zona urbinate e del Montefeltro compresa con le precipitazioni che ieri attorno a mezzogiorno hanno iniziato ad esaurirsi. La notte di Natale, stando al meteo potrebbero manifestarsi brevi e coreografiche precipitazioni nevose sulle alte Marche.
Amedeo Pisciolini