
“Oro e catrame“ per capire gioia e dramma della Natura
È aperta fino al 25 giugno una nuova esposizione alla Galleria d’arte Albani in via Mazzini: “Oro e Catrame“ è il titolo, l’autore è Beppe Sabatino, artista palermitano e docente all’Accademia di belle arti urbinate. L’esposizione è una grande denuncia della nostra natura offesa, dell’inquinamento che rende il pianeta sempre meno ospitale e confina gli esseri viventi, umani, animali e piante, in angolini sempre più piccoli e marginali. Tuttavia, la speranza c’è, sempre.
Le opere esposte, alcune decine, sono delle installazioni composte da mordenti su tela e sculture, che compongono un insieme unico e inscindibile, tanto che non hanno ognuna il proprio titolo: sono tutte “Oro e Catrame“. "Mi occupo di inquinamento da sempre – ci racconta Sabatino – e da vent’anni circa porto in mostra il concetto del “pesce profugo“: nelle mie opere, anche in molte di quelle esposte qui a Urbino, le campiture che simboleggiano il mare non sono azzurre, ma color catrame. Sono inquinate e l’acqua è talmente invivibile che il pesce vuole scappare".
Ed ecco che l’artista pone i pesci in sottilissime linee azzurre, o in angolini della tela, o addirittura fuori. I quadri dipinti con mordenti di varie tinte che si fondono e formano chiazze petrolifere sono il mare inquinato da cui i pesci fuggono come profughi. Altre opere presentano invece piccoli germogli che nascono sempre in queste aree inquinate; altri ancora dei boschi bruciati.
Continua Sabatino: "L’inquinamento produce due cose: la ricchezza per qualcuno (da qui l’oro in mezzo al catrame) e la distruzione per tutti gli altri. Le opere sono la sintesi di questo ragionamento, dopo un processo che, togliendo e togliendo, lascia pochissimi colori e dettagli. Il pesce è sempre uguale perché non è importante la specie, l’accento lo pongo su ciò che sta intorno, ovvero il mare inquinato".
Sabatino trova un compromesso tra la dimensione, la forma e lo spazio ed usa spesso anche pezzi di legno trovati in spiaggia, come uno che sembra un pellicano che addenta un pesce, ma a sua volta è attorniato dal petrolio. Completa la mostra un video, realizzato da Massimo Puliani, sul tema dell’inquinamento.
La mostra è aperta da mercoledì a domenica con orario 10,30-12,30 e 16,30-19,30. È curata, assieme al catalogo, da Vittoria Coen. A introdurla giorni fa all’inaugurazione sono stati i critici Luca Cesari e Bruno Ceci.
Giovanni Volponi