
L’assessore Riccardo Pozzi davanti allo scheletro della palestra: era febbraio
Con l’auditorium Scavolini (alias il vecchio palas) il Comune di Pesaro è ancora in mezzo al guado. Non si sa quanto in realtà è costato alle case comunali e agli sponsor, per cosa verrà alla fine veramente utilizzato. Non solo, non è nemmeno servito ad imparare la lezione che non bisogna indicare date. Nemmeno per le stesse tipologie di lavoro. Come sta accadendo da mesi per il completamento della palestra in legno della scuola “Brancati“, che doveva essere già finita ed inaugurata per il 31 marzo del 2024 e invece è ancora decisamente in ritardo. E’ vero che nel febbraio di quest’anno ci sono state le dimissioni del direttore lavori incaricato. Ma per sostituirlo la dirigenza dei lavori pubblici ha impiegato 5 mesi nominando l’ingegner Claudio Laganà. Il quale ha redatto il verbale di ripresa lavori fissando il nuovo termine contrattuale di ultimazione lavori a ottobre. Immediata la riserva della ditta appaltatrice, la Consocoop di Forlì, che ha richiesto la proroga di 198 giorni di lavori con una conclusione fissata per il 30 aprile del prossimo anno. "Non avendo ricevuto in tempo utile – scrive la ditta – da parte del precedente direttore dei lavori dimissionario, l’accettazione formale dei materiali da utilizzare nella realizzazione dell’opera con conseguente impossibilità di approvvigionare i materiali, i prodotti e gli impianti nei tempi stabiliti".
La risposta del responsabile unico del procedimento del Comune accoglie la tesi della Conscoop: "Valutata la fondatezza delle motivazioni addotte dalla ditta e la non imputabiltà delle cause all’appaltatore ritiene di riconoscere all’impresa la proroga complessiva di 168 giorni". Fatti due conti si tratta di un mese in meno di proroga invece dei 198 giorni richiesti. Il che fa scendere dal 30 aprile al 31 marzo 2025 la data di completamento dei lavori. Diciamo che i ritardi non sono mancati nemmeno questa volta, anche se l’assessore Riccardo Pozzi ha tentato di mascherare le date. "Con il completamento dei lavori al polo scolastico di via Lamarmora – ha detto – avremo una struttura scolastica tra le più green d’Europa con un investimento di 3,2milioni di euro: un progetto all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità per Pesaro, Città dello sport". Speriamo che i lavori finiscano con solo anno di ritardo e non di più.